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Dimissioni Ignazio Marino: ecco i problemi che lascia a Roma

Ignazio Marino si è dimesso. Finisce dopo due anni una delle parentesi di governo più tormentate e complicate della città di Roma, segnata da continue polemiche e problemi, ma soprattutto dallo scoppio dell’inchiesta mafia capitale che ha travolto come uno tsunami il sistema politico e amministrativo della città. Il sindaco se ne va ma tutti i problemi di Roma rimangono lì, in attesa di una soluzione.
A cura di Valerio Renzi
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Ignazio Marino si è dimesso. Finisce dopo due anni una delle parentesi di governo più tormentate e complicate della città di Roma, segnata da continue polemiche e problemi, ma soprattutto dallo scoppio dell'inchiesta mafia capitale che ha travolto come uno tsunami il sistema politico e amministrativo della città. Il sindaco se ne va ma tutti i problemi di Roma rimangono lì, in attesa di una soluzione.

Gli effetti di mafia capitale

Prima di tutto la giunta di Ignazio Marino non è riuscita a ristabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini e la politica, il solco scavato dall'inchiesta ‘mondo di mezzo' che ha portato alla luce il malaffare che coinvolgeva in un'unica tela esponenti politici di centrodestra e centrosinistra, funzionari pubblici corrotti, imprenditori e mondo della cooperazione, esponenti della criminalità organizzata. Uno strappo profondo tra la città e i suoi rappresentanti che il Pd e Marino non sono riusciti a ricucire.

Il Giubileo alle porte

Roma dovrà affrontare l'Anno Santo straordinario indetto da Papa Francesco senza un governo della città, senza un sindaco, ma con un commissario. Il prossimo 8 dicembre la Porta Santa sarà aperta e c'è ancora tanto, tantissimo da fare. Oggi l'Anac ha dato il via libera alla maggior parte dei bandi, ma le procedure e i lavori procederanno a questo punto sotto il controllo prefettizio e non della politica. Una brutta figura per la città, un pessimo segnale dopo gli scandali legati agli appalti pubblici di mafia capitale

Il dramma dei trasporti

Il sindaco uscente lascia poi una città in ginocchio sul fronte del trasporto pubblico. Metro, ferrovie urbane vecchie e autobus vecchi e senza manutenzione. Corse che saltano e continui disagi per gli utenti, sempre più spesso esasperati. Un ritardo e problemi che vengono certo da lontano ma che sembrano aver raggiunto un punto critico. Servirebbero investimenti ma i soldi mancano e il bilancio di Atac in profondo rosso è stato appena sanato.

La raccolta dei rifiuti

E' vero la discarica di Malagrotta ha chiuso e così la città ha cominciato a guardare avanti per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti e il loro smaltimento, ma la città continua a soffrire, soprattutto in periferie, di zone abbandonate al degrado e alla sporcizia. Il Comune solo qualche giorno fa ha affidato il contratto per la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti all'Ama per i prossimi 15 anni, ma le risorse secondo i sindacati sono insufficienti, aprendo la strada alla privatizzazione.

Una città senza un'idea di futuro

Roma è una città dalle risorse straordinarie, a cominciare dal patrimonio storico e artistico, con un tessuto produttivo però che soffre. Quello che sembra mancare a Roma è proprio un'idea sul futuro della città: una proiezione tra 15 o 20 anni che le assegni un posto nel Paese e nel mondo. Manca un'idea di sviluppo economico e sociale, una visione che faccia guardare oltre gli anni di parentopoli e mafia capitale.

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