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Zingaretti: “Mi farebbe piacere fare il segretario del Pd, ma voglio governare il Lazio”

Il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, ha però categoricamente smentito ogni suo coinvolgimento in tempi brevi: “I cittadini sanno che ho il brutto vizio che se dico di voler fare una cosa è quello che voglio fare. Se mi candido come presidente della Regione, per il secondo mandato, voglio fare quello”.
A cura di Enrico Tata
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Un'ammissione che guarda al prossimo futuro. Nicola Zingaretti, attuale governatore del Lazio e in corsa per la riconferma alla guida della Regione, è uno dei nomi su cui il Partito democratico potrebbe costruire una nuova leadership alternativa a Matteo Renzi. In un'intervista rilasciata a Non Stop News, trasmissione in onda su Rlt 102,5, Zingaretti ha smentito ogni suo coinvolgimento in tempi brevi: "I cittadini sanno che ho il brutto vizio che se dico di voler fare una cosa è quello che voglio fare. Se mi candido come presidente della Regione, per il secondo mandato, voglio fare quello. Ma lo faccio anche per sfatare un incubo del Lazio: siamo l'unica regione italiana che mai ha avuto ciclo con doppio mandato e sarebbe fatto storico riuscirci". Ma ha anche ammesso: "Mi farebbe piacere candidarmi alla segreteria del Pd, sarei ipocrita se non lo dicessi". Del resto nel 2007 anche Walter Veltroni, che allora era sindaco di Roma, fu invitato dai dirigenti dei Democratici di Sinistra e della Margherita a candidarsi per la guida del nascituro Partito democratico, rinunciando così alla sua poltrona in Campidoglio. Lo stesso potrebbe avvenire con Nicola Zingaretti, soprattutto se nel partito si aprirà una resa dei conti in caso di catastrofici risultati nel voto del 4 marzo. "Però io non voglio fare il segretario del Pd, non è all'ordine del giorno, sennò mi sarei candidato alla Camera", ha ribadito il presidente Zingaretti.

"Come vede il futuro del Pd dopo il voto?", chiedono i conduttori al governatore del Lazio. "Ci sarà un governo parlamentare. Per questo, mi auguro che, in questi pochi giorni di campagna elettorale, le diverse forze politiche di centrosinistra lavorino per portare al voto il proprio pezzo di elettorato senza accentuare le contrapposizioni. Il governo sarà parlamentare, ripeto. E, se le forze storicamente riconducibili al centrosinistra si alleassero, potremmo essere vicini a una maggioranza parlamentare. Io confido che se Liberi e Uguali portasse una parte di elettorato di centrosinistra che non avrebbe votato Pd, a votare nuovamente per il centrosinistra, perché non immaginare una maggioranza che poi nelle aule parlamentare conti come tale? Dobbiamo interrompere la lacerazione nel centrosinistra", ha risposto Zingaretti.

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