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Viterbo, preparatore atletico perseguita un’allieva e dà fuoco alla sua auto: arrestato

Un preparatore atletico è stato arrestato dai carabinieri di Vejano, in provincia di Viterbo, per aver perseguitato una sua allieva e averle incendiato l’auto. Ha approfittato che la donna fosse in viaggio Usa e ha dato fuoco alla sua macchina. L’uomo è finito ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico.
A cura di Alessia Rabbai
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Perseguitava una sua allieva per la quale nutriva un'ossessione, continuata nel tempo, fino a incendiarle la macchina, ma è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di atti persecutori e posto ai domiciliari. L'episodio è avvenuto nel Viterbese, protagonista un preparatore atletico di 50 anni, pregiudicato, originario di Latina, che importunava una 40enne di Vejano, atleta agonista. La donna subiva da tempo attenzioni spinte e richieste esplicite da parte dell'uomo, nonostante gli avesse detto di non essere interessata ad avere rapporti privati con lui. Un'attenzione continua che la faceva sentire a disagio e che le aveva reso lo stargli vicino insopportabile. Secondo le informazioni apprese, la situazione pesante che viveva la vittima è progressivamente precipitata nel tempo: l’episodio culminante è avvenuto dopo alcuni mesi da quando aveva iniziato a perseguitarla. In quel frangente la donna era in viaggio negli Stati Uniti per un'esibizione, e si trovava chilometri e chilometri lontano da casa.

Vejano, brucia l'auto della sua atleta

L'uomo ha approfittato della sua assenza per dare fuoco alla sua auto, che la donna aveva lasciato in sosta non lontano dalla sua abitazione nel piccolo Comune della provincia di Viterbo. Un gesto che ha esasperato la donna che ha chiamato i carabinieri, segnalandole quanto accaduto e raccontando loro i continui episodi compiuti dal 50enne che la infastidivano e le incutevano preoccupazione. I militari hanno ascoltato il suo racconto e dopo aver raccolto gli elementi utili  e averli verificati, hanno individuato il responsabile, avvertendo la Procura di Viterbo, che ha emesso nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo del braccialetto elettronico.

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