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Viterbo, Macchina di Santa Rosa 2018: tutto pronto per il trasporto di lunedì 3 settembre

Lunedì 3 settembre 2018 la spettacolare processione del Trasporto della Macchina di Santa Rosa a Viterbo. La torre, alta trenta metri e pesante 50 quintali, sarà trasportata per oltre un chilometro dai cento Facchini in abiti tradizionale. L’antica tradizione si rinnoverà anche quest’anno attirando migliaia di fedeli e turisti.
A cura di Redazione Roma
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Un'immagine della processione del 2014
Un'immagine della processione del 2014

Da 2 al 4 settembre 2018, come ogni anno la città e la diocesi di Viterbo festeggeranno la Santa Rosa, la patrona del capoluogo della Tuscia. Lunedì 3 settembre si terrà la processione del trasporto della Macchina di Santa Rosa, uno dei riti religiosi più famosi d'Italia e che ogni anno richiama migliaia di turisti. L'imponente ‘torre' sarà trasportata da cento uomini in abiti tradizionali, detti ‘Facchini', che tireranno e porteranno in spalla la Macchina che pesa oltre 50 quintali per oltre un chilometro. L'appuntamento è per le ore 21.00 in piazza San Sisto, nei pressi di Porta Romana, dove la Macchina viene assemblata nelle settimane precedenti: costituita da un'anima d'acciaio viene ornata con centinai di luci elettriche e a fiamma viva.

Il percorso della Macchina di Santa Rosa

I Facchini compiono tra le ali di folla e fedeli cinque fermate, in piazza Fontana Grande, in piazza del Plebiscito (di fronte al palazzo del comune), piazza delle Erbe, corso Italia (davanti alla Chiesa del Suffragio), in Piazza Verdi o del Teatro. La Macchina si fermerà davanti al Santuario di Santa Rosa, dove rimarrà alcuni giorni.
Solitamente ogni cinque anni viene dato incarico di realizzare un nuovo modello della macchina. Per la quarta volta per le strade della città sfilerà ‘Gloria', la Macchina disegnata e progettata Raffaele Ascenzi, e in servizio dal 2015.

I Facchini della Macchina di Santa Rosa

I Facchini di Santa Rosa indossano una tunica bianca, stretta in vita con una cintura rossa e un copricapo rivestito in cuoio. Uniti in un "sodalizio" con propri ruoli e regole, vengono selezionati ogni anno, quando un'apposita commissione valuta le candidature dei giovani aspiranti facchini e l'operato dei veterani. A seconda del ruolo che ricoprono nel trasporto (sotto, davanti o ai lati della Macchina) si dividono in ciuffi, spallette, stanghette, leve, cavalletti, guide. A guidare il trasporto c'è il Capo Facchino che impartisce gli ordini e guida lo spostamento.

La storia del Trasporto di Santa Rosa

"Le prime informazioni attendibili che si hanno sulla Macchina risalgono alla fine del ‘600, le cronache narrano che il 3 settembre 1686 vennero cantati i Vespri alla presenza dei Canonici del Duomo e che il delegato della festa, tale Sebastiano Gregorio Fani, inforò la popolazione che la processione ed il trasporto della Macchina di Santa Rosa sarebbero avvenuti il 27 Ottobre. Sarebbe da attrrbuire al conte Fani anche il progetto di quella Macchina. – si le legge sul sito dedicato alla manifestazione religiosa – Nella raccolta conservata presso il Museo Civico di Viterbo si trova uno dei primi e pochi disegni conservati, ad opera del costruttore Giuseppe Franceschini risalente al 1690. Il difficile trasporto della macchina di Santa Rosa ha sfiorato a volte la tragedia, per esempio nel 1790 cadde durante la mossa. Nel 1801 a causa di una persona che affermò di aver subito un furto si scatenò il panico, i cavalli presenti si imbizarrirono e diverse persone vennero travolte, nella confusione generale.
Dopo aver ripreso a fatica il trasporto la macchina si incendiò presso Piazza delle Erbe ed i facchini dovettero posarla a terra ed assistere, impotenti, al completamento del rogo. In seguito a questi sfortunati avvenimenti Papa Pio VII vietò il trasporto fino all'anno 1810 che vide il riprendere della manifestazione".

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