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Viterbo, in carcere a 87 anni: ha abusato per anni di una ragazzina che aveva ospitato

Un uomo di 87 anni è finito in carcere al Mammagialla di Viterbo perché condannato in via definitiva per il reato di violenza sessuale. L’anziano ha abusato per anni di una ragazza bielorussa che aveva accolto in casa insieme alla moglie, ma dopo la morte di quest’ultima ha iniziato ad abusare di lei.
A cura di Natascia Grbic
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In carcere a 87 anni con un'accusa gravissima: violenza sessuale. A finire in prigione per ordine della Procura di Viterbo è un anziano che tra il 2008 e il 2012, per ben cinque anni, ha abusato di una ragazza di poco più di vent'anni che ospitava in casa e – un tempo – accudiva come fosse una figlia. Il processo è iniziato nel 2015 e, dopo che il 25 settembre il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile, per l'anziano si sono spalancate le porte del carcere di Mammagialla a Viterbo. Nonostante l'età. L'avvocato dell'87enne ha dichiarato di aver presentato un’istanza di sospensione dell’esecuzione al magistrato di sorveglianza: l'uomo, infatti, sarebbe malato e non potrebbe quindi stare in prigione. Ma per i reati di tipo sessuale non c'è età che tenga: se in alcuni casi possono essere disposte pene alternative, questi vanno scontati in prigione.

L'arrivo della ragazza in Italia e l'inizio delle avances

La storia che ha portato in carcere l'uomo di 87 anni è una di quelle che fa accapponare la pelle. Tutto è iniziato quando nel 2005 l'uomo e la moglie hanno ospitato una ragazzina di 19 anni bielorussa rimasta orfana a causa dell'esplosione della centrale nucleare di Chernobyl. Non potendola adottare – vista l'età avanzata dei coniugi – hanno trovato uno stratagemma per farla rimanere con loro: assumerla come badante. Ma quella che sembrava una famigliola felice è diventata un incubo per la ragazza quando la moglie dell'anziano è morta. Da lì, l'atteggiamento dell'uomo è cambiato: e se prima si comportava come un nonno affettuoso, nel 2008 ha iniziato a farle delle avances molto esplicite che non erano di gradimento della ragazza. Si faceva trovare nudo a letto in ogni momento, la spogliava, la costringeva a toccarlo. Una volta l'ha sbattuta così forte per terra da fratturarle lo sterno.

La denuncia e l'inizio del processo

Le violenze sono venute fuori quando la giovane si è confidata con un'amica e una psicologa, che l'hanno spinta a sporgere denuncia. E così, lo ha fatto. Agli atti sono finiti, oltre a tre certificati medici, anche delle conversazioni registrate in cui l'uomo le fa delle avances sessuali e poi le chiede di dire di essere stata consenziente per evitare guai. Prove così schiaccianti per gli inquirenti e i giudici, che hanno fatto propendere per il carcere. Nonostante gli 87 anni.

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