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Viterbo, cartello incita a violenza contro le donne: “Rompi le ossa a quella z*****a di tua moglie”

A Viterbo è comparso proprio in mezzo alla strada un cartello che incita l’uomo di turno, ‘cornuto e imbecille’ a spaccare le ossa alla propria moglie. Adesso il pannello è stato rimosso, ma è caccia al responsabile che ha incitato alla violenza contro le donne. Bonafoni: “C’è ancora molta strada da fare sulle politiche di genere”.
A cura di Natascia Grbic
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Bagnaia, Viterbo. Qualcuno che evidentemente non gradisce che le macchine parcheggino nei pressi di una strada vicina ai giardini di Villa Lante, ha deciso di manifestare il suo disappunto con un cartello. Fin qui nulla di strano, sono cose che capitano. Ma per farlo ha pensato bene di incitare alla violenza contro le donne, esortando il ‘cornuto e imbecille di turno' a ‘spaccare le ossa‘ alla propria moglie. Parole raccapriccianti che hanno sdegnato i residenti della zona e che adesso stanno facendo il giro del web. "Parcheggio riservato agli imbecilli e ai cornuti. P.S. Se non lo sai sallo: ricordati che la madre degli imbecilli è sempre incinta. Ah! Dimenticavo. Se hai problemi di corna e sei un uomo con le palle (a questo punto non credo che ce le hai), non prendertela con questo cartello ma torna a casa e rompi le ossa a quella zoccola di tua moglie". Visto il grande clamore mediatico, il cartello è stato rimosso poco dopo la sua affissione, mentre è caccia al suo ideatore.

Bonafoni: "Comune di Viterbo accerti responsabilità"

"Il cartello abusivo comparso nei pressi di un cantiere nelle ultime ore a Bagnaia, frazione di Viterbo, è offensivo e violento nei confronti delle donne – ha dichiarato la consigliera regionale Marta Bonafoni – Il Comune di Viterbo, oltre a mettere in campo tutte le azioni per accertare le responsabilità, deve intervenire velocemente affinché venga rimosso. Si tratta di una brutta vicenda che tuttavia palesa una realtà ben nota: sulle politiche contro la violenza di genere c'è ancora molto da fare. I commenti sessisti che in questi istanti stanno comparendo nei post sui social e sui siti di informazione nazionali e locali che rilanciano la notizia ne sono l'esempio. La lotta e la prevenzione contro la violenza sulle donne è un lavoro quotidiano che parte dall'informazione e che necessita del contributo di tutte le istituzioni".

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