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Virus cinese, scanner a Fiumicino per il controllo della febbre: giovedì primo volo da Wuhan a Roma

Da giovedì 23 gennaio all’aeroporto di Fiumicino saranno attivi gli scanner per il controllo della temperatura corporea. La misura è stata decisa dal ministero della Salute in occasione del primo volo proveniente da Wuhan, in Cina, considerato l’epicentro del virus. I passeggeri dovranno anche rispondere a un questionario sui loro spostamenti.
A cura di Natascia Grbic
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Da giovedì 23 gennaio all'aeroporto di Fiumicino saranno attivi gli scanner per il controllo della temperatura corporea dei viaggiatori. Questi macchinari saranno in grado di rilevare se chi arriva in Italia avrà la febbre o meno. L'attivazione del dispositivo è stato predisposto dal ministero della Salute per il coronavirus della Cina in occasione del primo volo diretto di ritorno da Wuhan, che si terrà proprio il 23 gennaio. "Who/Oms ed Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ritengono la probabilità di introduzione del virus nell’Unione europea moderata – scrive in una nota il ministero della Salute – In ogni caso, a partire da dopodomani, giovedì 23 gennaio, data in cui è previsto il prossimo volo diretto dalla città di Wuhan all’aeroporto di Roma Fiumicino, il Ministero ha predisposto l’attivazione di un canale sanitario con controllo della temperatura attraverso scanner. È prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso dei passeggeri, una volta sbarcati".

Virus cinese, da giovedì scanner all'aeroporto di Fiumicino

L'aeroporto di Roma Fiumicino ha tre voli diretti con Wuhan (considerata l'epicentro del coronavirus)  ma anche numerosi voli non diretti che, secondo il ministero, porteranno sempre più persone a viaggiare perché si avvicina il capodanno cinese. Nel caso alcuni viaggiatori dovessero risultare febbricitanti in occasione dei controlli con lo scanner, saranno sottoposti a esami più approfonditi, ed eventualmente condotti in isolamento. Dopodiché sarà attivata la sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio con i quali potrebbero essere entrati in contatto. Al 21 gennaio 2020 sono 295 i casi da infezione di 2019-nCoV: 270 solo nella provincia di Wuhan. Le persone che hanno manifestato il coronavirus in altre città, avrebbero però soggiornato tutte nell'area.

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