Virus cinese, a Roma è psicosi contagio: mascherine sold out nelle farmacie
È psicosi coronavirus anche a Roma, nonostante il Ministero della Salute abbia più volte specificato che l'Italia non è un paese ad alto rischio di contagio. Eppure, nonostante le rassicurazioni, i cittadini hanno iniziato a fare scorta di mascherine per il viso. Tanto che in molte farmacia di Roma sono andate sold out in pochissimo tempo. A comprarle, sono "soprattutto persone in partenza e dirette in aeroporto, oltre ai turisti", ha spiegato ad Ansa la responsabile Comunicazione di Federfarma Roma, Laura Cesaroni. "È scattata una sorta di psicosi, come già accadde ai tempi della Sars, quando andarono esauriti in breve tempo gli igienizzanti per le mani". In ogni caso, rassicura Cesaroni, a breve le mascherine per il viso torneranno a essere disponibili in tutte le farmacie.
Coronavirus, ancora sconosciute cause del contagio
Intanto sono saliti a 81 i morti a causa del coronavirus: al momento non si è ancora ideato un vaccino. Anzi, il virus sembra diventare ogni giorno più forte e non sono ancora chiare le cause della sua mutazione. Il ministro della Sanità della Cina, Ma Xiaowei, ha spiegato che il periodo di incubazione è tra un giorno e quattordici: non è quindi escluso – anzi, è praticamente certo – che i casi continuino ad aumentare. A differenza dalla Sars, inoltre, il coronavirus sarebbe contagioso anche durante l'incubazione. Le cause, sono ancora sconosciute, anche se si ipotizza che l'epicentro sia Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei.
I controlli all'aeroporto Leonardo Da Vinci
A Roma il Ministero della Salute ha disposto controlli scanner sui passeggeri in arrivo all'aeroporto Leonardo Da Vinci, per verificare che non abbiano la febbre al momento dell'ingresso nella capitale. Al momento, le autorità cinesi hanno bloccato temporaneamente il traffico in uscita da Wuhan.