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Virginia Raggi voleva il bilancio di Ama in rosso per venderla ai privati?

La sindaca Virginia Raggi ha chiesto più volte all’ex presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani, di modificare il bilancio 2017 dell’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta e gestione dei rifiuti a Roma. Una modifica che avrebbe portato in rosso i conti di Ama. Perché? Secondo il consigliere Stefano Fassina un bilancio in debito avrebbe aperto la strada a una privatizzazione di Ama”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi e Gianni Lemmetti
Virginia Raggi e Gianni Lemmetti

Tutto comincia con 18 milioni di euro. Un debito del Comune di Roma nei confronti di Ama sulla gestione dei servizi cimiteriali. Inseriti in bilancio dai vertici della municipalizzata come credito esigibile, questi soldi avrebbero permesso all'azienda di chiudere i conti in attivo. Per mesi l'assessore capitolino Gianni Lemmetti è stato inamovibile: quei crediti non andavano conteggiati come tali. Il bilancio è stato bocciato dal Campidoglio ma, dopo un tira e molla tra l'ex presidente Ama Lorenzo Bagnacani e la giunta capitolina, la soluzione trovata è stata quella di inserire i 18 milioni di euro in uno speciale fondo creato ad hoc. Proprio quei 18 milioni di euro causarono le dimissioni dell'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari e il successivo allontanamento di Bagnacani. Proprio l'ex presidente di Ama parlò di "difficoltà generate a tavolino", con il bilancio che stava prendendo "una portata strana". "come se, a livello di sensazione, dovesse essere in perdita".

Gli audio di Virginia Raggi

In questo quadro si inseriscono gli audio delle conversazioni tra Bagnacani e la sindaca VirginiaRaggi pubblicati oggi dall'Espresso. Bagnacani ha presentato un esposto in procura per denunciare "pressioni" indebite su di lui e sull'intero cda da parte della sindaca "finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell'Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali".  "Devi modificare i conti. Punto. Anche se i miei uomini ti dicono che la luna è piatta", dice Raggi in uno degli audio pubblicati. E ancora, in una conversazione dello scorso 30 ottobre: "Devi modificare il bilancio come chiede il socio. No, non devi valutare, se il socio ti chiede di fare una modifica la devi fare". Bagnacani e Raggi discutono sulla possibilità che Ama rifiuti di modificare il bilancio come chiesto dal Campidoglio. Secondo Raggi la giurisprudenza darebbe potere al Campidoglio di decidere in merito, mentre Bagnacani è dubbioso.

Conti in rosso per aprire alla privatizzazione?

Ma perché il Campidoglio voleva i conti di Ama in rosso? Un'interpretazione la fornisce lo stesso Bagnacani: "Se osserviamo la dinamica dei fatti si sta andando forse verso un percorso per cui il fatto che l'Ama resti pubblica può essere messo in discussione. La dinamica attuale non sta rendendo solido questo progetto". Lo scenario futuro, con un bilancio in rosso, poteva portare a una proposta di privatizzazione. La pensa così il consigliere comunale Stefano Fassina: "Sin dall'autunno scorso è stato evidente che la giunta voleva piegare il ‘suo' dg a portare il bilancio Ama in rosso strumentalizzando la partita dei crediti sui servizi cimiteriali". Per il consigliere di Sinistra per Roma "era evidente che il dottor Bagnacani veniva cacciato da chi lo aveva nominato perché salvaguardava l'autonomia dell'azienda e non ubbidiva. La difesa dell'azienda spiega anche i ‘No' che portavano l'ex assessora Montanari alle dimissioni". Secondo Fassina, Raggi voleva portare in rosso i bilanci per aprire alla privatizzazione dei servizi di raccolta e gestione dei rifiuti. Per evitare formalmente una privatizzazione, spiega il deputato, "si punta a vendere a Acea. Quindi, a quei privati già dentro la compagine azionaria di via Ostiense. Quei privati che proprio oggi hanno esaltato la capacità delle municipalizzate semi-privatizzate di fare profitti-La sindaca deve venire immediatamente in Assemblea capitolina a spiegare alla città il piano industriale per Ama e bloccare ogni piano di cessione di quote azionarie ai privati".

Raggi: "Non consento a nessuno di dire che io volevo i conti in rosso"

"Non consento di dire a nessuno di dire che io volevo approvare il bilancio in rosso, ma dobbiamo approvarlo in maniera veritiera e corretta. Se il bilancio è in attivo i dirigenti di Ama prendono premi a pioggia e non è giusto che prendano premi se la città non è pulita. Io la faccia ce la metto e mi prendo tutte le responsabilità. Io questa persona (cioè Lorenzo Bagnacani, ex presidente di Ama ndr.) l'ho cacciata", ha detto Virginia Raggi questa sera nel corso della trasmissione Piazza Pulita in onda su La7.

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