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Virginia Raggi nomina assessora al Verde Laura Fiorini: non avrà la delega sui rifiuti

Fedelissima della sindaca, attivista M5s di lungo corso, sarà assessora alle Politiche del verde, benessere degli animali e rapporti con la cittadinanza attiva nell’ambito del decoro urbano. Sdoppiato così l’assessorato che fu di Pinuccia Montanari. A Raggi rimane la pesantissima delega ai rifiuti.
A cura di Valerio Renzi
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Tutto come previsto e già annunciato nelle scorse settimane: Laura Fiorini fa il sui ingresso nella giunta di Virginia Raggi. Fedelissima della sindaca, è un'attivista di lungo corso del Movimento 5 stelle. Già candidata senza successo al XIV Municipio (lo stesso della sindaca) nel 2013, è poi entrata nello staff di Raggi. Direttore amministrativo presso il Ministero di Giustizia dal 2002 distaccata presso la Corte dei Conti, ha 57 anni e un'esperienza amministrativa significativa. Viene così confermato lo sdoppiamento delle deleghe che furono di Pinuccia Montanari. Fiorini sarà assessora alle Politiche del verde, benessere degli animali e rapporti con la cittadinanza attiva nell'ambito del decoro urbano, non avrà però la pesantissima delega ai rifiuti che, con una nuova emergenza alle porte annunciata da Ama, rimane in capo alla sindaca.

"Affronto con massimo impegno questa impresa complessa alla quale ho l'onore di contribuire grazie alla fiducia accordatami dalla Sindaca. Il mio obiettivo e' attivare ogni possibile sinergia tra istituzioni e cittadini. Lavorerò tenendo conto anche delle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici che richiedono senz'altro una cura attenta del verde urbano", la prima dichiarazione di Fiorini da assessora.

La sfida della cura del verde abbandonato di Roma

La neoassessora dovrà affrontare la sfida di curare con efficacia i 44 milioni di metri quadrati di verde pubblico della capitale, con i suoi 330mila alberi. Compito arduo ma determinante per segnare un cambio di passo nell'azione dell'amministrazione: il tema della cura del verde, tra parchi abbandonati e aiuole che si trasformano in savana a ogni primavera, è molto sentito dalla cittadinanza. Sono centinaia di migliaia i romani che vivono nei pressi di aree verde, magari in periferia, e vedono la loro qualità della vita nettamente abbassata perché queste sono nei fatti inavvicinabili.

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