Virginia Raggi furiosa con il ministro Tria: scompaiono i 180 milioni per l’emergenza buche
Virginia Raggi da mesi aspetta un segnale tangibile di appoggio dal Governo del Movimento 5 stelle alla sua azione amministrativa. Ora non solo l'alleato leghista non fa passare giorno senza sparare bordate contro il Campidoglio, a cominciare da Matteo Salvini, ma ci si mette anche il ministro Giovanni Tria: dei 180 milioni promessi nella manovra economica per mettere mano alla manutenzione delle strade di Roma, ne restano solo 20. Un taglio di fondi di 160 milioni, rispetto alla cifra chiesta dal ministro pentastellato Danilo Toninelli e negata dal Mef, in un atto che per la sindaca è un vero e proprio affronto, visto e considerato soprattutto che la promessa era arrivata direttamente dal vicepremier e leader del M5s Luigi Di Maio, a cui Raggi aveva consegnato un dossier sulle priorità per la capitale a cominciare dal trasporto pubblico e le condizioni delle strade.
"Penso che se Tria continua in questa direzione non faccia un torto a Virginia Raggi, ma a Roma e a tutti i romani. Mi batterò in parlamento perché questi fondi vengano mantenuti", ha dichiarato la prima cittadina. Su tutte le furie anche l'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, che ha preparato un piano da addirittura 1,5 miliardi di euro per mettere in sicurezza strade, sottopassi, ponti di competenza del Campidoglio. Vedersi negare anche i 180 milioni promessi. Ora la palla passa alla discussione parlamentare, dove il Movimento 5 stelle romano spera di recuperare lo stanziamento "scippato" e poter arrivare così a stanziare complessivamente 220 milioni per la manutenzione stradale, che comprende opere considerate vitali come la messa in sicurezza del ponte della Magliana.
La tensione tra Campidoglio e Mef sale non solo sul fronte della manutenzione stradale, ma anche su quello del trasporto pubblico. Virginia Raggi – anche dal palco di Italia5 stelle al Circo Massimo – aveva promesso l'acquisto di 600 nuovi bus per rinnovare la vecchia e malandata flotta di Atac: le risorse disponibili prevedono però l'acquisto di soli 227 bus