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Virginia Raggi: “Come voto mi do 7,5 per la determinazione. Gentiloni boicotta la Capitale”

La sindaca di Roma, Virgnia Raggi attacca il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e il governo in generale: “Loro non boicottano noi, stanno boicottando la capitale. O fanno una scelta di campo o c’è una scelta precisa del governo nei confronti di Roma”.
A cura di Enrico Tata
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Sette e mezzo. Per il coraggio e la determinazione. Questo il voto, con motivazione, che la sindaca di Roma, Virginia Raggi, darebbe al suo operato. "Lavoriamo 15 ore al giorno, si può certamente migliorare ma dopo 30 anni disastro recuperare tutto in un anno e mezzo la vedo difficile. Roma è una città che sta ripartendo", ha detto la prima cittadina, intervistata questa mattina da Massimo Giannini su Radio Capital. "Sapevo che non sarebbe stata un'impresa facile, ma il lavoro non ci spaventa. Non tutto quello che arriva dal passato è fatto fatto male, ma in moltissimi settori troviamo devastazioni, quindi spesso prima di ricostruire dobbiamo andare a sanare o addirittura a distruggere quello che c'era", ha detto ancora la sindaca.

L'attacco a Gentiloni: "Non benevolo, boicotta la Capitale"

L'attacco al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è diretto: "Boicotta la Capitale", sostiene Raggi. Per la sindaca di Roma "non si sta dimostrando benevolo con la sua città che ha anche la capitale d'Italia. Gli abbiamo chiesto tante cose, per esempio di poter gestire noi il debito della gestione commissariale e ci ha risposto picche. In tutte la altre nazioni, la Capitale viene trattata in maniera speciale. Loro non boicottano noi, stanno boicottando la capitale. O fanno una scelta di campo o c'è una scelta precisa del governo nei confronti di Roma".

Duro anche il commento sul ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, con cui in passato la sindaca già aveva polemizzato in merito al ‘tavolo' convocato proprio dal ministro per risolvere i grandi problemi della Capitale. "Calenda parla tantissimo e parla talmente tanto che aspettiamo i famosi 3 miliardi e i semafori intelligenti ce li siamo pagati da soli. Abbiamo fatto 62 riunioni – ricorda Raggi – aspettiamo che quel tavolo porti qualche risultato. Dei famosi 3 miliardi di Calenda, i romani non hanno visto un euro".

Sul Cinema America: "I ragazzi partecipino al bando. Ferilli? La devo chiamare"

Piazza San Cosimato non verrà chiusa d'estate, assicura la sindaca. Ai ragazzi del Cinema America, Raggi dice: "Partecipate al bando e se siete bravi non ci saranno problemi a vincerlo. Hanno vinto il bando per la Sala Troisi, quindi che sono bravi lo hanno dimostrato. Le attività devono essere messe a gara". In merito all'appello per il Cinema America, firmato da molti attori e registi e anche da Sabrina Ferilli, la sindaca ha commentato: "Devo chiamare la Ferilli. Di questa storia si è parlato molto e un po' a sproposito. Questa e' un'esperienza talmente interessante che al posto di trattarla come esperienza eccezionale, noi diciamo regolarizziamo la cosa. Non c'è alcun pregiudizio nei confronti di questi ragazzi, sia chiaro".

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