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“Virginia firma per il Casale delle Arti”: anche Argentero e Frankie Hi Energy lanciano l’appello

Un centro per bimbi autistici potrebbe aprire in un casale abbandonato a Monte Mario, Roma. Per concretizzare il progetto manca solo una delibera comunale a firma Virginia Raggi. Attori e personaggi famosi hanno lanciato un appello alla sindaca.
A cura di Enrico Tata
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Il Casale della Arti è una struttura di proprietà del Regione Lazio, ristrutturata e ora in stato di abbandono, che potrebbe diventare un centro, una casa per i giovani e i meno giovani che soffrono di autismo. Lì potrebbero frequentare laboratori musicali, artistici, potrebbero giocare e fare sport. Il progetto è in fase avanzata, ci sono già stati incontri tra la Regione Lazio, la sindaca di Roma e la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli. A dare concretezza al sogno manca solo una delibera comunale a firma Virginia Raggi, ma per il momento il Casale delle Arti sembra sparito dalle discussioni della giunta capitolina e del Consiglio Comunale. Dopo la Giornata mondiale dell'Autismo, celebrata lo scorso due aprile, i genitori di bimbi autisti2ci, supportati da personaggi famosi e dello spettacolo, sono tornati alla carica. Un appello alla sindaca l'hanno rivolto, tra gli altri, Asia Argento, l'attore Luca Argentero e il rapper Frankie Hi Energy, che ha scritto su Twitter: Cara Virginia Raggi, la pratica per il #CasaleDelleArti giace sulla sua scrivania de molti mesi. Basterebbe la sua firma per offrire ai ragazzi autistici e neurodiversi della Capitale un laboratorio di esperienza fondamentale per loro e le loro famiglie". Il Casale Gomenizza, il luogo scelto per ospitare il Casale delle arti, si trova all'interno della Riserva Naturale Regionale Monte Mario.

Foto da Quartiere.partecipato.it
Foto da Quartiere.partecipato.it

Gianluca Nicoletti, promotore del progetto e padre di Tommy, ragazzo autistico di 20 anni, ha riassunto la situazione in una lunga lettera pubblicata sul Sole 24 Ore: "È stato un bel sogno, ma è ora che ci svegliamo e prendiamo atto della realtà: mi sembra sempre più evidente che anche questa volta sono state solo promesse".

Ero arrivato a vedere una bozza di protocollo in cui il nostro progetto sarebbe diventato realtà. Sono però passati quasi due mesi e non ne so più nulla.

Non vorrei pensare che noi autistici siamo stati presi in giro, ma è nei fatti che ci hanno assicurato che sarebbe stato imminente l'inaugurazione di un progetto sensato e rivoluzionario per tentare di dare una risposta concreta dove tutte le istituzioni stanno fallendo: assicurare una vita dignitosa e inclusa a persone autistiche che hanno tatuata addosso la data di scadenza per smettere di essere cittadini con dei diritti, perché destinati a varcare le porte di un posto simile alla galera dove restare chiusi finché avranno vita, con il tacito beneplacito di tutti.

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