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Villa Maraini protesta davanti alla Regione Lazio: “Libertà di cura per i tossicodipendenti”

Oltre 300 persone tra operatori sanitari, medici, volontari, utenti, ex utenti di Villa Maraini e le loro famiglie, si sono dati appuntamento questa mattina sotto la Regione Lazio chiedendo la libertà di cura del tossicodipendente. Una manifestazione indetta per battere quei vincoli burocratici che vengono irresponsabilmente frapposti alle attività terapeutiche antidroga, di una delle eccellenze nel campo della riabilitazione dalle dipendenze sia in Italia che all’estero: Fondazione Villa Maraini.
A cura di Simona Berterame
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Oltre 300 persone tra operatori sanitari, medici, volontari, utenti, ex utenti di Villa Maraini e le loro famiglie, si sono dati appuntamento questa mattina sotto la Regione Lazio chiedendo la libertà di cura del tossicodipendente. Una manifestazione indetta per battere quei vincoli burocratici che vengono irresponsabilmente frapposti alle attività terapeutiche antidroga, di una delle eccellenze nel campo della riabilitazione dalle dipendenze sia in Italia che all’estero: Fondazione Villa Maraini. “Torno a dire che è incredibile che il limite delle nostre attività non sia dato dal fascino che la droga ha sul nostro paziente, ma dall’ottusità delle burocrazie spesso incapaci di capire il dramma che si nasconde dietro all’abuso di droga” ha detto Massimo Barra, Fondatore Villa Maraini.

I numeri di Villa Maraini

“Noi curiamo oltre 600 persone al giorno, veniamo invitati all’Onu per presentare i nostri studi scientifici basati sull’approccio terapeutico che applichiamo, quindi vorrei che con oggi si possa concludere questa annosa questione con la Regione Lazio e le Asl, per essere nelle condizioni di proseguire la nostra azione di assistenza a quante più persone possibili” ha detto Gabriele Mori, presidente Villa Maraini. "Sono 1.629 i pazienti tossicodipendenti accolti a Villa Maraini senza alcun vincolo territoriale, di cui 1.370 uomini e 259 donne", si legge in una nota della struttura per la cura delle tossicodipendenze che ha reso noti i dati sull’attività svolta nel 2018. I funzionari della Regione Lazio hanno ricevuto una delegazione della Fondazione assicurando che i primi problemi più impellenti sollevati, saranno risolti entro il 10 giugno e che verrà comunicato alla stampa degli impegni presi, se così non fosse ci sarà una nuova mobilitazione che è stata annunciata agli stessi per metà giugno.

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