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Vigili, almeno 40 assenze sospette. Il Campidoglio: “Pronti a licenziare”

Non si placa la bufera sui vigili urbani della Capitale dopo l’83% di assenteismo la notte di Capodanno. Avviata un’indagine interna e il Campidoglio annuncia: “Pronti a licenziare”. Il ‘Marziano’ Marino grida al complotto contro la sua amministrazione e i caschi bianchi tirano dritto: “Pronti ad arrivare allo sciopero”.
A cura di Valerio Renzi
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Non si placa la polemica sull'assenza dell'83% dei vigili urbani durante la notte di Capodanno. Da una parte il Campidoglio e il comandante generale del corpo Raffaele Clemente, dall'altra migliaia di caschi bianchi pronti ad andare allo scontro. In mezzo i sindacati che provano a far emergere i distinguo e chiedono di tornare al tavolo delle trattative. Dopo che ieri era intervenuto anche il premier Matteo Renzi la vicenda ormai assume i contorni di una questione nazionale conquistando le prime pagine dei quotidiani. Non a caso proprio questa mattina è arrivata la notizia che, contro gli assenteisti, il Governo pensa di affidare i controlli medici direttamente all'Inps.

Il Campidoglio: "Pronti a licenziare"

In Campidoglio lo dicono senza mezzi termini: "Se fossero accertati abusi l'amministrazione è pronta a licenziare". Anche se il sindaco Marino questa mattina frena:"Licenziamenti? "Non lo escludo. Certamente però in questo momento non posso fare un'affermazione di questo tipo perché bisogna con severità, ma non con astio e risentimento, controllare esattamente quello che e' accaduto". Saranno passati alla lente d'ingrandimento di un'indagine interna tutte le ragioni addotte dai vigili urbani per non essere presenti in servizio la notte di Capodanno: donazioni del sangue, malattia ecc. Responsabile dell'inchiesta sarà la vice del comandante Clemente, Raffaella Modaffieri: un incarico che ha il mandato categorico di svolgere nel più veloce tempo possibile. Se dall'inchiesta emergessero rilievi penalmente rilevanti le carte passerebbero poi alla Procura di Roma: non a caso ieri Clemente ha   incontrato il procuratore aggiunto Maria Monteleone.

L'authority sugli scioperi: "Multe fino a 50 mila euro"

Da parte loro anche i consumatori del Codacons hanno annunciato un ricorso: "Stiamo studiando le possibili azioni legali contro gli agenti responsabili delle assenze di massa", ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi. Mentre il presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, ha spiegato che nel caso fosse stabilita con certezza un nesso tra le assenze e la mobilitazione sindacale si tratterebbe di un vero e proprio "sciopero selvaggio". "In questo caso – aggiunge Alesse – le sanzioni sono quelle previste dalla legge: si va da un minimo di 2.500 a un massimo di 50 mila euro".

Il comandante Clemente: "Individuati 44 vigili sospetti"

Sono 44 i casi "sospetti" già individuati dal comando della polizia locale di Roma Capitale. Ad annunciarlo in un'intervista al quotidiano il Messaggero il comandante Raffaele Clemente, che annuncia "un approfondimento soggettivo" per gli agenti coinvolti. Clemente sottolinea poi come dietro alle assenze di massa ci fosse a suo avviso "un piano evidente, per fortuna fallito, di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini". La rimozione del comandante dei vigili romani è uno degli obiettivi della mobilitazione dei caschi bianchi della Capitale, che non amano quell'ex poliziotto esterno al corpo chiamati a guidarli lo scorso 13 ottobre. A Clemente i vigili imputano scarso dialogo e di essere sempre dalla parte del Campidoglio e mai dalla loro, ma lui replica: "Mancanza di dialogo? E' difficile fare grandi passi avanti se l’altra parte è irri- ducibile. In questo caso il dialogo si ferma, ma noi confidiamo di continuare a tenerlo aperto".

Il Sindaco Marino: "Una ritorsione contro di me"

Si sente il bersaglio della mobilitazione dei vigili il sindaco Ignazio Marino, tanto di arrivare a parlare di una "ritorsione" contro di lui, il "Marziano in Campidoglio" che vuole a tutti i costi cambiare le regole anche a costo di scontentare qualcuno. Ma Marino non ha nessuna intenzione di restare a guardare e dalle colonne della Repubblica annuncia con sarcasmo la linea dura: "Le sanzioni saranno severe. Altamente severe. Servono segnali esemplari. Ho subito dato disposizioni – ha spiegato il sindaco – al comandante della polizia locale Clemente e alla vice capo di gabinetto di aprire l'indagine sui certificati di malattia e su questo improvviso desiderio di donazione di sangue nella notte di Capodanno. Nelle prossime ore avremo i riscontri, così sapremo quanto c'è di vero o di falso in questa improvvisa epidemia". E poi indica la ragione della protesta: "Una rivolta nata perché ho eliminato l'indennità pomeridiana: un benefit assurdo".

Le ragioni dei vigili urbani: "Arriveremo allo sciopero"

Di sicuro i guanti bianchi della Capitale sapevano che il loro gesto non sarebbe passato inosservato, ma forse non si aspettavano tutto questo pandemonio che è arrivato a coinvolgere il premier Renzi e diversi ministri, tutti concordi nell'affermare che questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso ed è giunto il momento di procedere a marce forzate con la riforma della pubblica amministrazione.

Ma perché protestano i vigili urbani? Due sono i punti su cui da mesi va avanti la vertenza con il Campidoglio e il comando del corpo: da una parte il piano di rotazione obbligatorio per tutti gli agenti, un radicale provvedimento anti corruzione che secondo i lavoratori umilia e punisce la stragrande maggioranza di vigili onesti, dall'altra la più generale questione del salario accessorio che vede da mesi il muro contro muro tra Campidoglio e sindacati. Ragioni per le quali i vigili urbani sono disposti ancora a battersi: nella giornata di ieri tutte le sigle sindacali hanno annunciato nuove mobilitazioni fino allo sciopero.

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