Vendevano biglietti “salta coda” ai Musei Vaticani: evasione per 5 milioni di euro

Sono finite nel mirino della Guardia di Finanza le agenzie per turisti che offrivano comodi biglietti "salta coda" per entrare a San Pietro e ai Musei Vaticani, procacciandosi clienti direttamente per strada. Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle i titolari di un'agenzia vendevano a prezzi maggiorati di più del 50% i loro biglietti salta coda ai visitatori, grazie ad un esercito di promoter che si battono tutta l'area attorno al Vaticano proponendo pacchetti turistici.
Le agenzie in questione avrebbe venduto ben 90mila biglietti a turisti e pellegrini, non dichiarando però al fisco una montagna di soldi, secondo gli inquirenti addirittura 5 milioni di euro. L'operazione "Venatio Viso ribus", portata avanti dal I Gruppo Roma della Guardia di Finanza ha anche ricostruito come gli operatori sul campo, quelli incaricati di vendere i biglietti, erano a tutti gli effetti lavoratori subordinati ma costretti ad aprire una partita Iva con cui venivano pagati per un'attività di "mediazione" inesistente. Su 80 venditori identificati 22 poi sono risultati essere completamente in nero.
"Proprio per il superamento delle soglie di punibilità previste dalla normativa penale-tributaria – spiega- no i finanzieri – il legale rappresentante della società ed i suoi soci sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per l’infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali", si legge in una nota. Secondo i dati della polizia provinciale l'economia sommersa di guide e venditori non autorizzati arriverebbe alla cifra da capogiro di 300mila euro al giorno.