Vendeva le foto hot della figlia 13enne tramite WhatsApp per 50 euro
Una storia nata in un contesto di marginalità e povertà, venuta alla luce grazie all'inchiesta del pool antiviolenza del commissariato di Tivoli, condotta in collaborazione con la polizia postale e con il personale della casa famiglia dove una ragazzina di 13 anni alloggiava con la madre a Guidonia, alle porte di Roma.
La donna si è vista allontanare i figli
Secondo quanto emerso nel corso dell'indagine arrivata ora in tribunale, e raccontato oggi dall'edizione romana de Il Messaggero, una donna inviava tramite WhatsApp le foto della figlia minorenne che si provava completi intimi nei camerini dei centri commerciali, ad una platea di uomini che in cambio facevano dei versamenti sul suo conto per ricevere gli scatti hot della minore.
Tra gli acquirenti delle foto hot diversi ‘insospettabili'
Cinquanta euro circa costava l'invio delle foto. Un'affare per il quale la madre della ragazzina è stata denunciata per produzione e vendita di materiale pedopornografico, e gli sono stati tolti i figli e sospesa la patria potestà. L'inchiesta ha coinvolto anche gli acquirenti degli scatti con protagonista la 13enne, rintracciati grazie ai tabulati telefonici e il tracciamento dei versamenti sulla carta prepagata della donna. Ora sono indagati per detenzione di materiale pedopornografico e pornografia minorile.
