“Spazi comuni e di socialità: la quarantena ci ha insegnato come cambiare gli spazi dove abitiamo”
In una video intervista (a distanza) abbiamo posto alcune domande a Massimiliano Valeriani, assessore della Regione Lazio a Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti. Prima di tutto gli abbiamo chiesto di chiarire come immagina di modificare la legge sulla rigenerazione urbana, alla luce dell'esperienza della quarantena. "In queste settimane difficili, dove le persone sono state costrette a stare dentro le loro abitazioni per combattere un nemico invisibile, abbiamo immaginato cosa si può fare da domani, per recepire quello che questa questa esperienza ci ha insegnato. – spiega l'assessore – Ad esempio sulla normativa urbanistica vigente stiamo cercando di capire come possiamo aggiornare alcune leggi, a partire da quella sulla rigenerazione urbana". L'idea di Valeriani è di rivedere le regole "per premiare progetti di recupero di manufatti esistenti, o interventi di abbattimento e ricostruzione" che creino "nuovi spazi comuni e di socialità", o che realizzino "gli interventi necessari a una veloce sanificazione degli edifici".
Ma oltre al domani, c'è anche e soprattutto il presente, dove l'emergenza sanitaria è diventata una crisi sociale di cui ancora non si vede la fine. Nel pacchetto di provvedimenti rivolti a imprese e famiglie, la Regione Lazio ha destinato un fondo di 43 milioni di euro per il sostegno all'affitto, per le famiglie che hanno visto i loro redditi precipitare a causa del lockdown. Un provvedimento la cui applicazione è stata oggetto di un'aspra polemica tra la giunta di Virginia Raggi e lo stesso assessore. Valeriani, smorzando i toni, preferisce rivolgersi genericamente a tutti i sindaci, e alla prima cittadina di Roma in particolare: "Abbiamo messo in campo strumenti per 43 milioni di euro, la più grande manovra di questo tipo messa in campo da una regione in Italia. Un intervento importante perché l'affitto è una di quelle spese fisse che per le famiglie che in un momento di difficoltà non riescono più a sostenere. La polemica con i comuni è perché la domanda è enorme, solo a Roma ne hanno fatto richiesta in pochissimi giorni 22mila cittadini, e bisogna fare in fretta. Noi abbiamo puntato tutto sulla semplicità perché la risposta deve essere immediata".
L'esponente del Partito Democratico e della giunta Zingaretti, rivendica poi con particolare orgoglio gli interventi di sostegno agli inquilini delle case popolari. A cominciare "dalla spesa a domicilio organizzata per i più anziani e le persone deboli" in collaborazione con la Croce Rossa e la "sanificazione degli ambienti Ater", ma soprattutto l'accelerazione "di pulizia amministrativa, revocando i finanziamenti a molte imprese che in questo tempo si sono approfittate delle pubbliche amministrative che invece di realizzare case da consegnare al mercato calmierato o in affitto calmierato, hanno continuato a fare affari nonostante il contributo pubblico. I finanziamenti destinati a queste imprese sono tornati a cittadini".