Vaccini, Lorenzin attacca ancora la Raggi: “Profonda malafade, vuole allarmare i cittadini”

"Da parte della sindaca Raggi c'è profonda malafede e volontà di creare allarme e confusione tra i cittadini. O sei in malafede o non hai capito la norma". Botta e risposta tra la prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, e la ministra della Salute Beatrice Lorenzin. Il tema dello scontro è ancora una volta quello delle vaccinazioni obbligatorie per gli alunni di nidi e materne. Questa mattina Raggi, intervistata da Massimo Giannini su Radio Capital, ha detto: "Vorrei evitare polemiche elettorali, come sono state fatte, sulle pelle dei bambini. E questo lo dimostra il fatto che la stessa ministra Lorenzin ha poi con una nota scritta all'Anci, di fatto, ha accettato quello che noi le chiedevamo, ovvero consentire di finire l'anno scolastico a quei bambini che avevano avviato le pratiche della vaccinazione ma che per evidenti ritardi all'interno di Asl, ospedali e di tutti questi presidi non sono riusciti a completare l'iter vaccinale".
Raggi si riferisce a una mozione dell'assemblea capitolina, firmata anche dalle opposizioni, che chiedeva di "garantire la continuità scolastica" per i bimbi che entro il 10 marzo ancora non avessero ottemperato all'obbligo di vaccinazione. Secondo Lorenzin a Roma "hanno fatto una mozione totalmente strampalata, e ci sono tutti cascati con le scarpe e i piedi. Non è che noi abbiamo dato ragione alla Raggi, come dice lei, è semplicemente lei che si è resa conto di quello che prevedeva la norma. Nella loro mozione mai parlano di prenotazione. nella lettera che hanno mandato a me ha detto semplicemente che chi non era stato vaccinato avrebbe dovuto continuare l'anno scolastico. La norma, invece, prevede già che chi ha effettuato una prenotazione alla Asl successiva al 10 marzo può semplicemente produrre la documentazione necessaria in merito alla prenotazione e al bimbo non verrà impedito di andare a scuola. La norma prevede già questo. In ogni caso la sindaca Raggi poteva fare una telefonata; non c'è leale collaborazione e si crea destabilizzazione".