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Usavano smalto per unghie per mettere in atto la truffa dello specchietto

Due persone sono state arrestate dalla Polizia per aver messo in atto la truffa dello specchietto. Utilizzavano smalto per unghie per creare delle finte abrasioni sulla carrozzeria dell’auto. Fermati e arrestati grazie a una segnalazione che ha permesso di identificarli, sono stati scoperti in possesso di un precedente analogo.
A cura di Alessia Rabbai
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Usavano smalto per unghie per mettere in atto la truffa dello specchietto. Due persone sono finite in manette mentre tentavano di raggirare una donna. Un cittadino che si trovava in zona e che ha assistito alla scena ha allertato la Polizia. I malviventi sono stati denunciati con l'accusa di truffa aggravata in concorso, mentre l'auto utilizzata, è stata posta sotto sequestro. A seguito di ulteriori accertamenti svolti dalle forze dell'ordine, è emerso che i due erano ricercati perché responsabili di un episodio simile accaduto lo scorso agosto.

Truffa dello specchietto: due persone arrestate

A finire nei guai due persone di 27 e 40 anni entrambi già noti alle forze dell'ordine per precedenti. I poliziotti, dopo aver individuato l'auto segnalata durante la chiamata che si trovava all'interno di un parcheggio vicino la via Cristoforo Colombo, hanno identificato i malviventi e li hanno fermati immediatamente.

Smalto per unghie

All'interno veicolo con il quale i complici mettevano in atto la truffa, gli agenti hanno trovato del materiale molto particolare e inconsueto, dello smalto per unghie utilizzato per creare finte abrasioni sulla carrozzeria. I poliziotti hanno trovato tracce di smalto anche sull'auto della persona truffata.

Come funziona la truffa dello specchietto

La truffa dello specchietto è un raggiro messo in atto soprattutto in città, dove c'è traffico e le probabilità che si verifichino sinistri sono maggiori. Di solito si tratta di due complici che persuadono una vittima adescata e gli fanno credere di aver provocato un sinistro alla loro vettura. Gli automobilisti presi di mira spesso sono gli anziani e le donne. Precedentemente i malviventi danneggiano volontariamente lo specchietto – da cui la truffa prende il nome – di una loro auto molto vecchia o addirittura da rottamare, per parcheggiarla in una strada stretta ma trafficata. Al momento del passaggio del veicolo individuato, uno dei due uomini gli lancia un oggetto contro e accusa il conducente di avere urtato la sua, per chiederli in cambio, una cifra spropositata, nella maggior parte dei casi, di 100 euro.

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