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Una proposta per il Forlanini: “Trasformare l’ospedale abbandonato in un Rsa pubblica”

La Cgil di Roma e del Lazio ha chiesto al presidente Nicola Zingaretti un nuovo confronto sul futuro del vecchio ospedale Forlanini di Roma, chiuso e abbandonato dal 2015. La proposta è quella di farne una RSA (Residenza socio assistenziale per anziani) pubblica.
A cura di Enrico Tata
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La Cgil di Roma e del Lazio ha chiesto al presidente Nicola Zingaretti un nuovo confronto sul futuro del vecchio ospedale Forlanini di Roma, chiuso e abbandonato dal 2015. Durante la fase più grave dell'emergenza coronavirus una petizione firmata da migliaia di cittadini e anche dalla sindaca Raggi chiedeva di aprire immediatamente l'ex nosocomio romano per metterlo a disposizione dei pazienti Covid. Una proposta che, per gli alti costi di ristrutturazione e per i tempi ristretti, la Regione non ha mai preso in considerazione. "Bisogna con urgenza riprendere il percorso partecipato per verificare le proposte avanzate dal coordinamento dei comitati e associazioni, tra cui la Cgil, per il ‘Forlanini bene comune' e rivedere la delibera regionale 766 del 2016. Rimaniamo convinti che il riuso delle strutture del Forlanini deve poter avvenire con l'inserimento di strutture polifunzionali pubbliche: sociosanitarie, amministrative e di contenuto culturale tenendo così esclusivamente conto delle esigenze attuali e future dei cittadini della città di Roma. Quello che chiediamo è di discutere del Forlanini che deve continuare ad avere una destinazione pubblica, come polo di servizi qualificati di cui non il solo esteso quadrante urbano ma tutta la Capitale ha molto bisogno", chiede ufficialmente la Cgil.

La proposta è quella di fare del Forlanini una nuova Rsa, residenza socio assistenziale per anziani, pubblica. "Pensiamo che il Forlanini abbia tutte le caratteristiche per fare da apripista a questo progetto e poter ospitare a Roma le prime esperienze pubbliche di ‘nuove' strutture residenziali e semi-residenziali per anziani. Questa è solo una delle tante proposte sul riutilizzo della struttura su cui non è più rinviabile il confronto. Se non si riprende l'interlocuzione e si mettono a confronto le diverse opzioni si rischia di perdere una occasione irripetibile per realizzare un progetto di riqualificazione urbanistica che non ha precedenti nella Capitale".

Una petizione chiedeva di riaprire immediatamente il Forlanini per l'emergenza Covid

"Riattivare una struttura come il Forlanini richiederebbe mesi, forse anni. Dunque, una proposta assolutamente inutile", aveva dichiarato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, sulla proposta di riaprire immediatamente l'ospedale abbandonato. Dello stesso parere era il dottor Lucio Mango, ex primario di medicina nucleare dell'ospedale Forlanini e in pensione da alcuni mesi: "Sarebbe una spesa folle, gettare i soldi al vento, ammesso che si possa fare strutturalmente perché io non so neanche quanto può reggere la struttura del Forlanini. Ci piove dentro da tutte le parti". Accantonata l'idea del riuso della struttura per fronteggiare l'emergenza coronavirus, il dotto Mango è però in prima fila sulla battaglia portata avanti da comitati e associazioni, che chiedono, come detto, che la struttura sia destinata a pubblica utilità, per esempio come centro di assistenza sociosanitaria, e non sia più abbandonata com'è ora.

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