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Una coppia di macellai e un pugile facevano gli usurai: arrestati per sequestro di persona

I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di macellai e un pugile professionista, Emilano Tagliavini, che facevano gli usurai e sottoposto a fermo d’indiziato una quarta persona, ritenuti responsabili a vario titolo di sequestro a scopo di estorsione e usura. La vittima non riusciva a rispettare il pagamento delle rate di un prestito.
A cura di Alessia Rabbai
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Hanno sequestrato una persona a scopo di estorsione perché non riusciva a pagare le rate di un prestito. I carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di macellai e un pugile che facevano gli usurai e sottoposto a fermo d'indiziato una quarta persona, ritenuti responsabili a vario titolo di sequestro a scopo di estorsione e di usura. Si tratta di marito e moglie, titolari di una macelleria nel quartiere Ardeatino e di un pugile professionista, Emiliano Tagliavini. Il provvedimento è arrivato al termine di un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. La vittima delle loro angherie è un libero professionista romano, che nel novembre del 2017 aveva ottenuto dagli usurai un prestito del valore iniziale di 20mila euro. L'uomo tuttavia, non riusciva a rispettare il pagamento delle rate e negli anni la somma era aumentata, fino a 360mila euro con interessi ben oltre la soglia di legge. Gli usurai, spazientiti dai suoi ritardi, lo hanno portato via di casa e lo hanno tenuto segregato per due giorni, in un due luoghi diversi.

Le intense indagini dei carabinieri hanno consentito di individuare la vittima che, a bordo della propria auto e sotto il costante controllo di uno dei sequestratori, era momentaneamente uscita dal luogo in cui era nascosta, solo il tempo necessario per prendere il denaro da consegnargli, insieme a sette quadri di valore. Grazie a successivi accertamenti i militari sono riusciti a risalire all'identità degli altri indagati, trovati in possesso di diversi titoli di credito, appunti manoscritti riconducibili alla loro attività illecita. I tre uomini arrestati sono stati portati nel carcere di Regina Coeli mentre la donna a Rebibbia.

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