Un impero con i soldi delle slot: sequestri per 23 milioni ai Casalesi e agli alleati di Acilia
Gli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito questa mattina un sequestro di beni per un valore pari a 23 milioni di euro. Destinatari del provvedimenti 9 appartenenti al gruppo Iovine del clan dei Casalesi, e al loro alleato romano: il gruppo criminale dei Guarnera di Acilia, quartiere alla periferia di Ostia.
I sequestri arrivano come conseguenza dell'inchiesta ‘Criminal Game', che ha portato nel 2013 all'arresto di Iovine Mario, Martinelli Teresa, Iovine Domenico, Iovine Vitantonio, Iovine Salvatore, T. M., Stollo Silvano, Guarnera Sergio, Guarnera Sandro, Crispoldi Franco, Diotallevi Fabrizio, Zogu Arben, Kolaj Orial e Bardhi Petrit, accusati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni, usura, estorsione, rapina, illecita concorrenza con minaccia e violenza e detenzione illegale di armi.
L'inchiesta aveva portato alla luce una vera e propria alleanza tra la fazione Iovine dei Casalesi, e il gruppo dei Guarnera, sulla gestione delle slot machine. Il boss Mario Iovine, detto Rififì, aveva progressivamente esteso il blitz delle ‘macchinette' dalla Campania al Lazio, appoggiandosi su Ciccio e Sandro Guarnera. Ma con l'arresto di Mario Iovine i Guarnera si erano gradualmente emancipati, costruendo un proprio autonomo clan sul modello di quelli di camorra, e utilizzando la così detta ‘banda dei pugili', tra cui il campione italiano Orial Kolaj, per le operazioni violente e per imporre i propri ordini.
La confisca odierna ha ad oggetto i beni già sottoposti a sequestro nel marzo del 2016, vale a dire:
– l’intero patrimonio aziendale di 3 ditte individuali;
– le quote societarie, il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale di 5 società di capitali;
– 8 unità immobiliari site in Roma e nelle province di Nuoro e L’Aquila;
– 1 terreno sito in Roma;
– 8 autovetture;
– 1 motociclo;
– rapporti finanziari