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Uccise la giovane moglie con 13 coltellate, torna in carcere perché ruba un gelato

Emiliano Frocione, 31 anni, uccise la moglie Alessandra Agostinelli (in foto) con tredici coltellate al termine di una lite per motivi di gelosia. Avrebbe dovuto scontare la condanna ai domiciliari in una struttura psichiatrica, ma tornerà in carcere perché ha rubato più volte dei gelati dal distributore automatico della clinica di cui è ospite.
A cura di Enrico Tata
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Alessandra Agostinelli, uccisa dal marito Emiliano Frocione
Alessandra Agostinelli, uccisa dal marito Emiliano Frocione

Quattro anni fa uccise la moglie Alessandra Agostinelli con tredici coltellate. Con una condanna ad appena nove anni di reclusione e il beneficio degli arresti domiciliari da poter scontare in una struttura psichiatrica, Emiliano Frocione, 31 anni, tornerà in carcere per una leggerezza: ha infatti rubato più volte dei gelati dal distributore automatico della clinica di cui è ospite. La dirigenza della clinica si è mossa e ha inviato una richiesta di aggravamento delle misure detentive al giudice del tribunale di sorveglianza, che ha quindi deciso di farlo rientrare in carcere.

Secondo i medici della clinica, inoltre, l'uomo è stato sorpreso mentre faceva uso di droghe, sembrerebbe hashish, e sarebbe autore di diversi furti all'interno della clinica. Il suo atteggiamento sarebbe anche ostile nei confronti dei medici e del piano terapeutico da loro proposto. Per questo Emiliano Frocione è stato trasferito dalla casa di cura dove si trovava a Cassino al carcere di via Sferracavalli della città ciociara. L’omicidio di Alessandra Agostinelli avvenne ad Alatri nel settembre del 2014. Al culmine di una lite per motivi di gelosia Frocione uccise la moglie con tredici coltellate.

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