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Uccide un ladro, la Corte d’appello lo assolve: “Reazione adeguata e proporzionata alla rapina”

Diego Caioli, 41 anni, finito a processo con l’accusa di eccesso colposo e legittima difesa per aver ucciso un ladro durante una rapina a mano armata in casa sua, è stato assolto dalla Corte d’appello “perché il fatto non costituisce reato”. I fatti risalgono al gennaio 2008, quando Caioli ha afferrato la pistola del ladro e gli ha sparato.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha ucciso un ladro che era entrato in casa sua per rapinarlo, sparandogli con una pistola alla gamba destra. Come riporta il Corriere della Sera, Diego Caioli, 41 anni, finito a processo con l'accusa di eccesso colposo e legittima difesa, è stato assolto dalla Corte d'appello "perché il fatto non costituisce reato".  La motivazione della sentenza recita che si è trattato di una "tragica fatalità che poteva essere evitata solo a condizione di abbandonare l’arma… esponendo però se stesso (e la compagna) al concreto e attuale pericolo di aggressione". I giudici hanno chiarito nel documento il perché della riforma della sentenza, nella quale si legge: "Nel comportamento dell’imputato non è ravvisabile alcuna imprudenza o imperizia nel calcolare il pericolo o i mezzi di salvezza". Anzi, "il forte stress emotivo dovuto alla rapina, il Caioli ha avuto una reazione adeguata e proporzionata". Il suo difensore, l’avvocato Nino Marazzita, ha osservato che: "Dalla decisione si deduce che non c’è bisogno di modificare l’attuale istituto della legittima difesa perché il codice permette già ora di assolvere l’imputato quando ne ricorrono i presupposti". D'accordo con le affermazioni anche l’altro legale di Caioli, l’avvocato Daniele Bocciolini che ha specificato: "È opportuno evitare il Far West: basta valutare caso per caso". Nel 2010 Caioli era stato condannato a due anni e otto mesi dal giudice dell'udienza preliminare al termine del giudizio abbreviato.

Spara e uccide il ladro durante una rapina in casa

I fatti risalgono alla notte del 7 gennaio del 2008, quando Diego Caioli ha sparato con la pistola del ladro, Franco Frerè, uccidendolo con un proiettile alla gamba destra. Frerè alle 21.15 di quella sera era entrato all'interno dell'abitazione dove l'attuale 41enne viveva con la compagna, in via Casale Morena, nel quartiere di Tor Vergata, a Roma. Caioli e la sua fidanzata sono stati aggrediti da due persone a volto coperto, intente a voler compiere una rapina in casa loro e li hanno legati con delle fascette. Caioli si è riuscito a liberare e a impossessarsi dell'arma di uno dei due. L'altro ladro scappa, Frerè e l'imputato si sono fronteggiati, ma nel buio è partito "accidentalmente" un colpo che ha ferito il ladro alla gamba destra e lo ha ucciso.

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