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Ubriaco minaccia la moglie e i figli con un cacciavite: arrestato

Due arresti per maltrattamenti in famiglia nella stessa serata, a finire in manette e portati in carcere un 53enne e un 43enne. Il primo, ubriaco, ha minacciato mogli e figli con un cacciavite, mentre il secondo ha picchiato brutalmente la compagna. Entrambi dovranno rispondere delle violenze davanti all’Autorità Giudiziaria.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Ubriaco, ha minacciato la moglie e i suoi due figli con un cacciavite all'altezza di Tomba di Nerone, nel quadrante Nord di Roma. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Ponte Milvio e del commissariato Flaminio hanno arrestato un uomo, che dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. A finire in manette un cinquantatreenne di origini filippine, con precedenti specifici di Polizia. A dare l'allarme uno dei due figli della coppia, il maggiore, che ha afferrato il telefono, componendo il Numero Unico delle Emergenze 112. I poliziotti giunti nell'abitazione hanno trovato l'uomo in stato alterato dall'abuso di alcol, mentre il resto della famiglia tentava di difendersi, terrorizzata dal suo comportamento. Il cinquantatreenne brandiva il cacciavite pronunciando frasi sconnesse, e i suoi familiari in trappola avevano paure che potesse colpirli da un momento all'altro. Gli agenti hanno soccorso la moglie, una connazionale di cinquantadue anni, e i due ragazzi, di cui uno minorenne. Il capofamiglia è stato arrestato e portato nel carcere di Regina Coeli, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Picchia la compagna a Prati

Un secondo arresto nella stessa serata nel quartiere Prati, dove un quarantatreenne romano, con precedenti specifici di Polizia a suo carico, ha picchiato brutalmente la compagna. È stata la donna stessa a chiedere aiuto, riuscendo fortunatamente nonostante la violenza, a raggiungere il telefono e a comporre il Numero Unico delle Emergenze 112. Una chiamata velocissima la sua, che ha segnalato l'accaduto per poi riagganciare subito. Solo uno dei drammatici episodi di maltrattamenti tra le mura domestiche, aumentati durante queste settimane di isolamento domiciliare, con le donne vittime di violenza continuamente sotto controllo, che vivono un'emergenza nell'emergenza. I poliziotti del commissariato Prati e Borgo l'hanno raggiunta, rintracciando il portone dell'abitazione grazie al debole lamento della donna. L'uomo, ancora in casa, alla vista degli agenti si è nascosto sotto al letto. Finito in manette, è stato portato in carcere, mentre la trentottenne è stata soccorsa, portata in ospedale con il codice rosa, dove ha denunciato le violenze subite da tempo.

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