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Tuscolana, aggirava gli anziani convincendoli a cambiare operatore di energia elettrica

Nei guai un truffatore fermato dalle forze dell’ordine dopo che aveva indotto un signore a firmare alcuni fogli per poi allontanarsi in tutta fretta. L’uomo si presentava come rappresentante di una società di fornitura energetica: ma l’azienda non lo conosce e ovviamente il nome scritto sul tesserino era falso.
A cura di Redazione Roma
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Attenzione alle truffe, in particolare gli anziani soli in casa, vittime predilette di malviventi senza scrupoli che, con presentandosi ben vestiti e con una parlantina cordiale e rassicurante, riescono a carpire la loro fiducia facendo firmare finti contratti e sottraendogli indebitamente denaro. L'ultimo episodio è avvenuto in un condominio in zona Tuscolana: protagonisti un anziano e un finto rappresentante di una società di energia elettrica.

Il signore, resosi conto che il suo interlocutore lo aveva convinto a firmare un contratto per cambiare fornitore di energia elettrica per poi allontanarsi in tutta fretta, ha chiamato le forze dell'ordine che arrivate sul posto hanno fermato il finto incaricato. La scenetta, piuttosto elaborata, prevedeva anche una telefonata registrata con un call center in cui il signore è stato indotto a fornire le risposte suggerite dal truffatore. L'uomo indossava un tesserino falso e si presentava utilizzando il nome di una società che, contattata, ha chiarito come non fosse un suo dipendente e di non averlo autorizzato a svolgere qualsivoglia attività in propria rappresentanza. Quando gli agenti sono arrivati nel condominio lo hanno trovato nascosto dietro un vaso, nella speranza di passare inosservato.

Solo qualche giorno fa nella capitale due truffatori erano stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Torpignattara. La coppia di malviventi, in trasferta dalla Campania alla capitale, aveva convinto una signora di 81 anni di essere amici del nipote, inducendola a consegnargli tutto il contante che aveva in casa e dopo ad andare in banca con loro per ritirare oltre mille euro. Il denaro sarebbe servito a pagare un computer ordinato dal nipote, una storia in cui non c'era ovviamente nulla di vero. Per fortuna la direttrice della filiale si è accorta che qualcosa non andava, allertando le forze dell'ordine.

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