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Troppo smog a Roma, divieto di circolazione per le auto più inquinanti il 21 e 22 febbraio

Continua l’emergenza smog nella Capitale. I livelli di polveri sottili oltre i limiti di legge hanno spinto il Comune a prolungare anche per le giornate di giovedì 21 e venerdì 22 febbraio il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della Fascia Verde. Ecco tutte le vetture che non potranno circolare a Roma.
A cura di Redazione Roma
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Prosegue il divieto di circolazione per le auto più inquinanti a Roma. Il Campidoglio con una nota ha comunicato che anche nelle giornate di oggi, giovedì 21 febbraio e domani, venerdì 22, è in vigore il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all'interno della Fascia Verde. Si tratta della terza e quarta giornata consecutiva di blocco: la misura è infatti in vigore da martedì 19 febbraio. La motivazione, come per le precedenti giornate, è il livello eccessivo di smog nella Capitale: "Il provvedimento urgente si è reso necessario a causa del superamento delle soglie di sicurezza previste dalla legge per l'inquinamento da polveri sottili", spiega infatti il Comune di Roma in una nota.

Quali veicoli non potranno circolare oggi e domani

Quali auto non potranno circolare oggi e domani? Ci sono due diverse fasce: un primo blocco riguarda dalle 7.30 alle 20.30 ciclomotori e motoveicoli Pre-Euro 1 ed Euro 1 e autoveicoli alimentati a benzina Euro 2. Un secondo blocco riguarda dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30 tutti gli autoveicoli alimentati a gasolio (diesel) che rispondono alle normative Euro 3. A queste categorie di auto si aggiungono quelle per cui la circolazione all'interno della Fascia Verde è vietata in maniera permanente: si tratta di autoveicoli alimentati a benzina Pre-Euro 1 ed Euro 1, autoveicoli alimentati a gasolio (diesel) Pre-Euro 1, Euro 1 e Euro 2.

Limitazioni anche agli impianti di riscaldamento

Oltre ai divieti di circolazione per le vetture più inquinanti, il provvedimento del Campidoglio prevede limitazioni per gli impianti di riscaldamento di case e uffici. Tutti gli impianti termici dovranno infatti essere regolati in maniera che la temperatura dell’aria negli ambienti non superi i 18 o 17 gradi centigradi in funzione del tipo di edificio.

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