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Troppi rifiuti e topi in strada a Roma: i presidi minacciano di chiudere le scuole lunedì

L’associazione nazionale dei presidi minaccia di non riaprire le scuole lunedì 7 gennaio. La questione, scrivono i presidi, “investe il tema sanitario, che potrebbe comportare in alcuni casi anche la chiusura delle scuole, soprattutto quelle dell’infanzia ed elementari la cui popolazione è composta da bambini molto piccoli, qualora non fosse tempestivamente risolto”. Il Campidoglio: a scuole e ospedali massima priorità.
A cura di Enrico Tata
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Se la situazione dei rifiuti non migliorerà nel fine settimana, i presidi degli istituti della Capitale minacciano una soluzione drastica: lunedì le scuole di Roma potrebbero rimanere chiuse. In una lunga lettera indirizzata alla sindaca di Roma Virginia Raggi e anticipata dal Messaggero i dirigenti scolastici parlano del "grave problema dell'immondizia", che definiscono una questione "sanitaria".  La situazione, scrive Mario Rusconi, presidente dell'Associazione dei Presidi del Lazio, "investe il tema sanitario, che potrebbe comportare in alcuni casi anche la chiusura delle scuole, soprattutto quelle dell’infanzia ed elementari la cui popolazione è composta da bambini molto piccoli, qualora non fosse tempestivamente risolto". Alla Raggi si chiede "un decisivo intervento nei confronti dell’Ama affinché preveda la raccolta di tutta questa immondizia almeno nei pressi delle scuole prima della ripresa delle attività didattiche prevista per il 7 gennaio". In caso contrario, minacciano i presidi, le scuole potrebbero rimanere chiuse.

Nella lettera si racconta delle "numerose segnalazioni che stiamo ricevendo da diversi colleghi di scuole del centro e della periferia, di asili nido, scuole elementari medie e superiori. Basta girare per le strade della città – si legge ancora – e constatare i cumuli di rifiuti a volte anche ingombranti attorno ai cassonetti strapieni di immondizia vicino ai cancelli e ai portoni degli istituti scolastici. Non solo spettacoli poco decorosi, ma anche odori nauseabondi accompagnano la vista dei cittadini nel constatare come animali randagi e roditori trovino spesso bivacco attorno a questi monumenti di pattume. Questo sconveniente scenario è diseducativo per i nostri studenti che tutti i giorni nelle aule educhiamo al senso civico, al rispetto per la città e al decoro, alla cura per il bene pubblico, alle regole della convivenza e della cittadinanza, che poi vedono puntualmente infrangersi fuori dalle loro aule a pochi passi dai portoni d’ingresso delle scuole, attorno a queste pattumiere a cielo aperto".

In una nota arrivata nel pomeriggio il Campidoglio spiega che "scuole e ospedali hanno priorità nell'erogazione dei servizi. Tale priorità è stata mantenuta, nonostante le maggiori difficoltà logistiche dovute al grave incendio del TMB Salario. Ama ci informa che dai primi riscontri sul campo la maggior parte delle circa 3.000 scuole di Roma è stata monitorata già questa mattina. Tutte le eventuali criticità sono oggetto di intervento urgente in modo da ripristinare il decoro già entro la giornata di oggi. Così, in una nota, il Campidoglio" conclude la nota.

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