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Covid 19

Torre Maura: sospetto caso di coronavirus nel centro di accoglienza. Sassi contro i migranti

Da ieri si rincorrono nel quartiere alla periferia di Roma le voci di un presunto caso di coronavirus all’interno del centro di accoglienza di Torre Maura, cosa che sta creando tensioni con gli abitanti della zona. Alcuni residenti hanno lanciato sassi contro i migranti ospiti dello stabile.
A cura di Natascia Grbic
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Tensioni al centro di accoglienza a Torre Maura, in via dei Codirossoni. Si tratta di uno stabile che si trova nella stessa via e nella stessa zona del palazzo preso d'assalto dai residenti lo scorso anno per l'arrivo di alcune famiglie rom in emergenza abitativa. A quanto si apprende, ci sarebbero verifiche in corso per un presunto caso di coronavirus all'interno della struttura: sul posto, per evitare l'esplodere delle tensioni, sia all'esterno sia all'interno del palazzo, anche gli agenti della Polizia di Stato e i Vigili Urbani. Ieri alcuni residenti hanno preso a sassate i migranti del centro. Secondo quanto confermato a Fanpage.it da alcuni residenti, la situazione sarebbe ora sotto controllo e nessuno sarebbe sceso in strada per minacciare nuovamente le persone ospiti della struttura.

"I due casi di coronavirus emersi nella struttura sono monitorati, e le due persone contagiate sono al momento ricoverate in ospedale – spiega a Fanpage.it Angela Barone, presidente del Comitato inquilini Isveur – Gli ospiti del centro sono sessanta, ognuno è ospitato in una stanza e hanno mascherine e guanti. L'unica leggerezza che c'è stata è stata forse la sottovalutazione della situazione. Gli operatori della cooperativa avrebbero dovuto monitorare meglio, ieri un ragazzo ha provato a scavalcare dalla finestra. So che però hanno incrementato il personale, ed episodi del genere non dovrebbero ripetersi più".

A Nettuno la protesta di sindaco e assessori contro i migranti

Solo qualche giorno fa a Nettuno, il sindaco Alessandro Coppola, insieme ad esponenti di Forza Italia, Fratelli d'Italia ed ex consiglieri e assessori della Lega, ha manifestato contro l'arrivo di 50 migranti nel centro di accoglienza del Comune. Sarebbero dovuti arrivare dalla capitale, ma dopo le proteste la prefetta di Roma Gerarda Pantalone ha deciso di trasferire queste 50 persone in un'altra struttura. La protesta promossa dal sindaco non è stata solo virtuale: una decina di persone si è radunata in via Sele per assicurarsi che i migranti non fossero trasferiti. Una manifestazione organizzata nel totale disinteresse dei divieti e del decreto promulgato per evitare la diffusione della pandemia.

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