Torre Maura, dopo le proteste il Campidoglio annuncia: “I rom saranno ricollocati altrove”
Il Comune di Roma ha deciso di ricollocare altrove i rom che si trovavano nella struttura di Torre Maura. Lo ha deciso lo stesso Campidoglio dopo le violente proteste di ieri della popolazione alle quali arrivato anche il sostegno da parte dei militanti di Casa Pound. Alla fine dunque è arrivato il passo indietro dell'amministrazione capitolina, che nella tarda notte ha annunciato in maniera ufficiale la decisione sul ricollocamento delle sessanta persone arrivate a Torre Maura.
Nelle ore precedenti, vi era stata una forte protesta dei cittadini di Torre Maura, tanto che era stata schierata la celere. I più lamentavano una "mancata informazione" da parte delle autorità, ma in molti puntavano il dita contro la decisione stessa, accusando la classe politica di aiutare i rom piuttosto che "i terremotati sotto la neve", lamentando anche la situazione di degrado in cui si trovano a vivere gli abitanti delle periferie delle grandi città come Roma.
Il Campidoglio: "Ricollocati in altra struttura entro 7 giorni"
In tarda notte è così arrivato il passo indietro del Campidoglio, che ha spiegato che a partire dalla mattinata di oggi, mercoledì 3 aprile, i rom verranno trasferiti altrove, entro un lasso di tempo di sette giorni.
"In merito al trasferimento di circa sessanta persone rom dalla struttura di via Toraldo a quello di via dei Codirossoni, l'Ufficio Speciale Roma Sinti e Caminanti ha deciso di ricollocare le persone presenti nella struttura presso altri centri d'accoglienza per persone fragili su tutto il territorio romano. Le operazioni saranno curate dalla Sala operativa sociale a partire da domani mattina 3 aprile 2019 e si concluderanno nell'arco di sette giorni".