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Torre Maura, accolte famiglie rom in emergenza abitativa: protesta dei residenti, celere schierata

Alcune famiglie rom sono state spostate dal centro d’accoglienza di via Toraldo, di proprietà del Comune di Roma, all’ex Clinica di via Codirissoni a Torre Maura. A causa della tensione che si sta generando nel quartiere, è dovuta intervenire la celere a presidiare l’edificio: non si ancora quante siano le persone trasferite nella struttura.
A cura di Natascia Grbic
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Cassonetti in fiamme e barricate, momenti di estrema tensione da oggi pomeriggio nel quartiere romano di Torre Maura, nella periferia est di Roma: un gruppo di residenti di zona ha iniziato a protestare contro il trasferimento di famiglie di etnia rom all'interno di un palazzo in via Codirossoni. Sembra che i nuclei familiari provengano dal centro d'accoglienza di via Toraldo a Torre Angela. A disporre lo spostamento il Campidoglio, dopo che la struttura ha vinto un bando europeo per l'accoglienza. Sul posto, per evitare che la situazione degeneri e vista la presenza di bambini tra le famiglie rom trasferite, è intervenuta anche la celere. Secondo Alfredo del Comitato di Quartiere Torre Maura giunto sul posto, sarebbero circa 95 le famiglie che saranno accolte all'interno di via Codirossoni. "Non ne sapevamo nulla – ha detto – Nessuno ci ha informato, nemmeno il municipio. Né i residenti né il comitato di quartiere ne sapeva nulla. Qui davanti continua ad arrivare gente, adesso ci saranno circa duecento persone a protestare. La situazione potrebbe diventare pericolosa da un momento all'altro". Presenti gli agenti della Polizia di Stato e della polizia locale, i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno lavorato per spegnere le fiamme appiccate ai cassonetti. Sul posto sono arrivati anche gli attivisti di estrema destra e di Casapound, che stanno alimentando le tensioni, portando all'esasperazione la rabbia dei residenti. Secondo le informazioni apprese, decine di persone si sarebbero scagliate contro un addetto che portava dei panini alle famiglie gridando "Fate schifo, zozzoni, gli portate pure da mangiare? Devono morire di fame" e avrebbero calpestato il cibo caduto a terra. Successivamente, i residenti, accalcati contro l'ingresso avrebbero gridato: "Andate via, fate venire i terremotati che sono sotto la neve".

"Noi di Torre Maura non siamo stati informati"

Le famiglie rom erano prima ospiti in una struttura comunale, quella di via Toraldo. Adesso si sta procedendo al loro trasferimento nell'ex Clinica, ma non si sa ancora se – vista l'ingente presenza dei residenti che stanno accorrendo sul luogo – si riuscirà a procedere con serenità. "Avremmo voluto essere consultati – ha continuato Alfredo – A quanto pare la decisione è stata presa direttamente dal Ministero dell'Interno che ha deciso di spostarli qui senza discutere con nessuno. Noi qui a Torre Maura però, siamo già allo stremo e così non va per niente bene". A farne le spese, ancora una volta, le famiglie in emergenza abitativa che vengono continuamente sballottate da una parte e dall'altra e i bambini ovviamente, costretti non solo a non potersi ambientare in nessun luogo, ma anche a essere già oggetto di attacchi e pregiudizi.

La rabbia dei residenti

Durante la protesta i residenti si sono sfogati davanti alle telecamere. Una ragazza di 19 anni ha detto: "A noi giovani non ci aiuta nessuno, siamo abbandonati a noi stessi. Spesso per guadagnare 50 euro dobbiamo piegarci a fare i lavori più umili, come lavare i bagni o le pentole, mentre lo Stato aiuta queste persone". Un altro residente ha detto: "Le parole di Matteo Salvini fanno breccia nelle periferie perché viviamo situazioni di degrado – anche se nonostante il premier non è cambiato nulla a Roma, veda di mantenere le promesse fatte". E ha aggiunto: "La sindaca Virginia Raggi intervenga, si muova, tutto il quartiere è mobilitato contro questa decisione. Sono sempre i cittadini a pagarne le conseguenze".

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