Torna la musica e lo spettacolo dal vivo: “Ricominciare è possibile anche se difficile”
Attori, musicisti, costumisti, tecnici del suono e delle luci, artisti e lavoratori dello spettacolo hanno dato vita ieri a un evento a piazza del Popolo. "Vivi Live" il titolo della manifestazione, con l'obiettivo di dimostrare che ricominciare a fare cultura dal vivo è possibile anche se difficile, rispettando le norme di distanziamento sociale e lavorando in sicurezza. Un momento per stare insieme, per tornare di nuovo sul palco e sotto al palco, ma anche per denunciare la condizione di uno dei settori più colpiti dalla crisi generata dall'epidemia di coronavirus.
A organizzare l'evento il musicista Agostino Penna: "Vogliamo ricominciare, modulando, distanziando, mettendoci a disposizione, creando sistemi per cui tutto questo sia possibile ma in qualche modo dobbiamo anche essere aiutati". L'appello è alle istituzioni affinché non spengano i riflettori sul mondo dello spettacolo: "Ci devono dare una mano, soprattutto devono incoraggiare gli organizzatori a togliere gli indugi, perché sono disorientati. Naturalmente dobbiamo cautelarci dal virus ma riprendiamo anche a vivere infatti il messaggio è ‘Vivi Live'. non viviamo sul web ma ricominciamo a vivere anche dal vivo".
"Ammazza che bel palco! siamo al centro di Piazza del Popolo, al centro di Roma, vogliamo dimostrare che lo spettacolo dal vivo può ripartire. Con tutte le difficoltà – vedi ci sono le sedie distanziate anche per l'orchestra – ma è un primo segnale, il primo tentativo di riprendere lo spettacolo". Tra i partecipanti l'attore e doppiatore Francesco Pannofino, che si unisce al coro di chi chiede tutele per i lavoratori dello spettacolo e di poter tornare, gradualmente, a fare spettacoli e musica in presenza. Prima di salire anche lui sul palco Claudio ‘Greg' Gregori spiega: "Che effetto fa? È strepitoso perché, anche se farò una piccola esibizione, tornerò sul palco dopo tre mesi. Spero che questa iniziativa serva a smuovere un po' la situazione, a far capire che si può tornare a fare lo spettacolo dal vivo in modo intelligente, anche perché a rimetterci di più sono tutte quelle persone che sono dietro a chi sta sul palco, le cosiddette maestranze".