Tor Bella Monaca, smantellata piazza di spaccio: 200 agenti e un elicottero per la retata
Il quartiere si è svegliato invaso da agenti e con il rumore delle pale dell'elicottero che volteggiava a bassa quota sopra i caseggiati. Duecento agenti di polizia, comprese unità specializzate del Reparto Mobile e Unità cinofile, sono entrati in azione questa mattina all'alba a Tor Bella Monaca, periferia di Roma, per eseguire 26 ordini di custodia cautelare in carcere, comminati all'indirizzo di altrettante persone ritenute facenti parte di un sodalizio criminale che gestiva una piazza di spaccio tra le case popolari di via Giovanni Battista Scozza.
Le indagini hanno preso il via nel 2014 e hanno portato finora all'arresto di 53 persone, al sequestro di 34.000 euro, di due armi da fuoco con munizioni, di mezzo chilo di cocaina, già divisa in 1760 "pezzi" pronti per essere spacciati in strada, e di 475 confezioni di marijuana e hashish di differente peso, oltre che alla segnalazione di 179 persone come consumatori di sostanze stupefacenti. Gli arresti di questa mattino avrebbero colpito al cuore l'organizzazione che gestisce una delle piazze di spaccio del quartiere, noto per il continuo andirivieni di tossicodipendente e perché qua cocaina, eroina, fumo e crack si possono trovare ad ogni ora del giorno e della notte.
Due anni di indagini per ricostruire la struttura e l'organigramma della centrale di spaccio, al vertice della quale ci sarebbero stati due giovani pregiudicati, che gestivano un piccolo esercito di pusher e vedette. Tra loro e la strada un ulteriore livello intermedio: membri dell'organizzazione con il ruolo di rifornire ognuno la propria rete di spacciatori. Per passare al livello superiore i pusher di strada dovevano reclutare nuovi giovani nel quartiere nell'organizzazione, dimostrando di saper gestire gli affari.