Tor Bella Monaca, bengalese picchiato perché gli è stata assegnata una casa popolare
Un cittadino di origine bengalese, ma con cittadinanza italiana, è stato aggredito lo scorso lunedì a Tor Bella Monaca da un gruppo di quattro ragazzi italiani. L'uomo aveva avuto l'assegnazione regolare di un alloggio popolare, ma il nuovo vicino non era gradito ad un gruppo di residenti che lo hanno accolto a calci e pugni. L'episodio è stato denunciato da Mauro Palma, il legale a cui si è rivolto Howlader Dulal, 52 anni, che ha spiegato di aver presentato una denuncia "per lesioni con aggravante dello sfondo razziale".
A Fanpage.it l'avvocato ha raccontato la dinamica dei fatti: il suo cliente stava recandosi a prendere possesso della casa, quando ha chiesto indicazioni al gruppo di giovani che di tutta risposta lo hanno aggredito. L'uomo vive attualmente con la moglie, e due figli, di cui uno disabile, in un appartamento di 40 metri quadri e lavora come lavapiatti part-time: "L'assegnazione è completamente regolare, il mio cliente ha diritto all'alloggio popolare, nei primi posti in graduatoria". Aperta un'indagine per individuare i responsabili.
L'avvocato: "Salvato dall'intervento dei passanti"
L'aggressione è avvenuta in largo Ferruccio Mengaroni. "Qui non c'è posto per te. Lascia stare le case popolari", gli avrebbero detto i giovani aggressori che ancora non sono stati identificati. Il legale Palma ha spiegato come gli aggressori gli avrebbero rivolto gravi minacce, anche di morte, gettato in terra e preso a calci. "A salvarlo alcuni passanti che si sono messi a urlare di lasciarlo stare, mentre un ragazzo chiamava il 113 che poi è intervenuto sul posto con un'ambulanza del 118 che lo ha trasportato in ospedale", ha concluso.
Precedenti d'intolleranza
Non è il primo episodio simile che avviene: a San Basilio lo scorso dicembre una famiglia di origine marocchina era stata costretta a rinunciare all'assegnazione di un alloggio, mentre a dicembre un gruppo di attivisti di estrema destra hanno impedito ad un uomo di origine egiziana di entrare nell'appartamento di cui era legittimo assegnatario, occupato da una coppia di italiani.