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Topi a Roma, il ratto di Castel Sant’Angelo è uno scatto da 13mila visualizzazioni

Il topo da copertina ha raggiunto 13mila visualizzazioni e attirato l’attenzione di numerosi utenti su Facebook. La presenza dei topi in città non si limita alle periferie: colonie di ratti scorrazzano anche in centro, accedendo dal Lungotevere. Da inizio 2017 cinque scuole sono state chiuse per operazioni di derattizzazione.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di Enzo Iacopino
Foto di Enzo Iacopino

Uno scatto da 13mila visualizzazioni quello del topo da copertina immortalato da Enzo Iacopino, ex presidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti. La foto di uno dei ratti che si aggirano indisturbati scorrazzando sui sanpietrini nella zona di Castel Sant'Angelo a Roma ha scatenato l'attenzione e i commenti degli utenti di Facebook. I topi nella Capitale sono tanti e hanno provocato la chiusura di diverse scuole, al momento cinque dall'inizio dell'anno. Non tutti sembrano accorgersene, come l’assessora allo Sviluppo ambientale, Pinuccia Montanari che ha dichiarato: "A Roma non ho mai visto un topo".

Cinque scuole chiuse

Sono cinque da inizio 2017 le scuole che hanno dovuto chiudere i cancelli per gli interventi di derattizzazione a causa della presenza di topi. Nel mese di settembre non ha riaperto l’istituto dell’infanzia di via Alessandro della Seta per l’eccessiva presenza di escrementi di ratto ed è stata chiusa la materna Casa dei Bimbi alla Garbatella. A ottobre sono state chiuse le scuole Antonio Russo, l’Antonio Gramsci al Laurentino e, pochi giorni fa, alla Borghesiana.

Emergenza topi, i commenti della rete

Oltre alle innumerevoli visualizzazioni, tanti i commenti di denuncia a una condizione di degrado diffusa sia non solo in periferia ma anche al centro della Capitale. Molte anche le critiche al giornalista. Franco commenta: "Purtroppo il topo lo si incontra dappertutto, diversamente dalle persone intelligenti!" Beh? E' solo un topo. Ha più diritto di esistere di tanti "sorci a due zampe" e Raffaella "Uh, che notiziona da prima pagina!".

Degrado a Roma

Di contro, il giornalista ha scritto: "Non riesco a considerare normale che un topo passeggi tra i piedi di centinaia di turisti, impegnati a fotografarlo. Ciascuno di noi offre il suo personale contributo a questo degrado: resti alimentari gettati per terra (anche a un metro dai cassonetti), divani, lavatrici, televisori, materassi, brandine e altri scarti domestici abbandonati più meno furtivamente per strada".

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