Tmb Salario, Montanari: “Non c’è puzza”. Cittadini in rivolta contro l’assessora
Sono iniziate ieri le operazioni di svuotamento dei container carichi d'immondizia e diretti in Germania, rimasti fermi per 66 giorni sotto il sole alla stazione di carico e scarico di Villa Spada. Una parte del materiale sarà svuotato all'interno del Tmb Salario, il resto sarà diretto negli impianti di Co.La.Ri., il consorzio del ‘Re della Monnezza' Manlio Cerroni attualmente sotto l'amministrazione di un commissario. Le operazioni, che continueranno nei prossimi giorni, sono state occasione di un nuovo scontro tra l'assessora all'Ambiente della giunta Raggi Pinuccia Montanari, e i cittadini del territorio che da anni denunciano i disagi connessi con il convivere con l'impianto Ama, che negli ultimi mesi è tornato a trasformarsi in una sorta di discarica temporanea.
"Le prime operazioni sono state effettuate sotto il controllo di tecnici dell'ARPA Lazio che hanno constatato l'assenza di odori significativi sia all'apertura dei container, sia nel piazzale dell'impianto TMB Salario dove saranno trattati i rifiuti originariamente destinati alla Germania. – ha scritto su Facebook Montanari – Lo svuotamento del treno, che terminerà il prossimo 25 agosto, non aumenterà il volume degli scarti lavorati nell'impianto TMB Salario poiché Ama ha dirottato una stessa quantità di rifiuti verso l'impianto Colari gestito da un commissario nominato dal Prefetto di Roma. Alle operazioni hanno assistito anche il presidente del III Municipio e due assessori municipali. L'assenza di odori significativi è stata certificata, in loro presenza, dal verbale redatto dall'ARPA Lazio".
Insomma per l'assessora non solo è bene quel che finisce bene, ma lo svuotamento dei container è stata anche l'occasione per ribadire che dall'impianto non arriva l'olezzo nauseante denunciato dai residenti e dall'amministrazione di centrosinistra del III Municipio. Montanari ha invitato a non cedere alla "strumentalizzazione politica", e attaccato le amministrazioni di centrosinistra Caudo e Ciaccheri: "Allarmare continuamente i cittadini, come accaduto di recente nei Municipi III e VIII, non aiuta a comprendere i reali motivi delle criticità strutturali che la Capitale sta affrontando con impegno e determinazione dopo decenni di inefficace gestione del ciclo dei rifiuti".
Una lettura dei fatti che secondo i cittadini impegnati nella battaglia contro l'impianto è lontanissima dalla realtà. Tanto che il post sulla pagina dell'assessora è stato subissato di messaggi di protesta dei cittadini. "Sta insinuando che i cittadini inventano le puzze?", scrive Stefania. Quanti cittadini sono costretti a respirare questa maledetta puzza? Almeno 40.000 forse più.. Allora siamo tutti pazzi e ci allarmiamo così tanto per.. Vergognati cara Pinuccia… Vergognati!", fa eco Sabrina e via via leggendo per decine di post che contestano l'operato dell'amministrazione.
Presente alle operazioni anche lo scrittore e assessore in III Municipio Christian Raimo, che racconta un'altra storia rispetto a quella di Montanari: "Un container alla volta, i camion dalle nove in poi trasportavano i rifiuti al tmb Salario per svuotarli nella fossa. Ma: sollevati i container e aperti, i rifiuti non scivolavano nella fossa, perché nel frattempo – due mesi e mezzo – si sono talmente compattati da non scivolare nella fossa. Serve quindi un mezzo meccanico che li carichi e li scarichi. Il mezzo non c'è e domani andrà recuperato in un altro impianto. Tutto questo lavoro di svuotamento dei container, che doveva occupare alcuni giorni secondo il primo calcolo, probabilmente andrà avanti per settimane. Una parte della raccolta rifiuti indifferenziati è stata dirottata verso gli altri impianti. Per quanto? Non si sa".
Raimo racconta poi il colloquio con i tecnici di Arpa: "Stamattina c'erano anche i tecnici dell'Arpa, l'agenzia regionale di protezione ambientale, sollecitata dal municipio a venire per controllare almeno cosa ci fosse nei treni. Hanno visto e hanno detto tutto a posto. Sembra che non puzzi, sembra roba normale, l'hanno detto per il primo container, hanno dato un occhio anche al secondo. E hanno detto: vabbè, se sono a posto questi due, saranno a posto tutti e sessantacinque. "Cioè non venite nei prossimi giorni?", ho chiesto. "No", mi hanno risposto, "stiamo sotto organico"".