Danni per 3 milioni, l’ambasciata olandese: “Paghino i tifosi”

Ripartiti i tifosi del Feyenoord, mentre i tecnici della sovrintentendenza fanno i conti dei danni alla Barcaccia del Bernini, pulite le strade da un tappeto di bottiglie rotte, una sola domanda si fanno i romani: come è stato possibile? Perché questura e prefettura non sono riuscite a governare qualche centinaio di tifosi su di giri ? Veramente non si poteva fare diversamente che ritrovarsi a caricare dentro piazza di Spagna con i supporters olandesi già dentro la fontana?
Il sindaco Ignazio Marino è su tutte le furie e non ha dubbi: la colpa di quanto è successo e di chi aveva la responsabilità di gestire l'ordine pubblico, dai dirigenti che si trovavano in piazza fino al Viminale. "Non è accettabile che i vertici della sicurezza non siano stati in condizione di proteggere monumenti, negozi, turisti, la gente di Roma", dichiara a Repubblica, ma a scanso di equivoci punta direttamente alla catena di comando, determinato a scoprire chi ha dato l'ordine agli agenti di rimanere immobili mentre volavano le bottiglie nella Barcaccia: "Le forze di polizia non hanno avuto disposizioni corrette dai loro vertici, mettendo a rischio la serenità e la tranquillità del salotto più bello del mondo". "Prefetto e questore non sono stati all'altezza della sfida, non hanno saputo garantire la sicurezza della città – aggiunge il sindaco -. Del resto sono mesi che parliamo di criticità. Qui abbiamo un numero di forze dell'ordine esiguo per la capitale d'Italia. Lo volete capire? Vogliamo centinaia di uomini in più perché siamo uno dei potenziali obiettivi del terrorismo".
Il sindaco di Rotterdam: "Abbiamo accolto la notizia con orrore"
“Abbiamo accolto con orrore la notizia del comportamento riprovevole di una parte dei tifosi del Feyenoord. Naturalmente siamo disposti a offrire la nostra collaborazione per rintracciare individui che abbiano commesso illeciti”. Lo scrive il sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb in una lettera al sindaco di Roma Ignazio Marino. “I tifosi – prosegue il sindaco della città olandese – hanno abusato in modo incredibile dell'ospitalità che avete rivolto loro e hanno danneggiato la Sua meravigliosa città. Con il loro comportamento hanno terrorizzato gli abitanti di Roma”.
L'ambasciata olandese: "Devono pagare i colpevoli"
"L'Olanda farà di tutto per aiutare l'Italia a individuare i colpevoli in modo che possano risarcire i danni". Questo avrebbe detto l'ambasciatore olandese ha detto al sindaco di Roma Ignazio Marino, secondo il portavoce dell'ambasciata Aart Heering. "Il sindaco ha detto ‘chi rompe paga', e noi siamo d'accordo, devono pagare i colpevoli, non il governo", ha aggiunto. Ieri il sindaco di Roma, aveva parlato della volontà del governo olandese di non ripagare i danni provocati dai tifosi. "A fronte di questo chiaro e legittimo rifiuto del Governo olandese – aveva detto Marino – molte aziende italiane, istituzioni e banche da ieri sera mi hanno telefonato dicendo che sono disponibilissime a pagare i costi per il restauro". "Non c'è solo il danno alla Barcaccia – prosegue il sindaco – ma c'è il danno economico e di immagine alla città. Tanti commercianti hanno dovuto chiudere i loro negozi, e poi come fa il sindaco a chiedere a benefattori i soldi per restaurare i monumenti se poi dopo due o tre mesi quel restauro viene così gravemente danneggiato?"
Intanto il Codacons ha annunciato che chiederà all'Olanda 2,8 miliardi di euro come risarcimento per Roma e per i suoi cittadini a seguito della violenza e della devastazione messa in atto dai tifosi del Feyenoord, e per i gravi sfregi alla storica fontana di Piazza di Spagna. L'associazione ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, con cui si chiede di indagare per i reati di danneggiamento, devastazione, violenza privata e per la violazione delle norme a tutela del patrimonio storico e artistico e del paesaggio della nazione.
Il direttore del Feyenoord: "Lascio l'Italia con senso di vergogna"
A prendere parola per il Feyenoord è il dg del club Eric Gudde, in una nota apparsa sul sito ufficiale della squadra. Nella sua nota Gudde ha parlato di tifosi "apparentemente giunti a Roma per sostenere la squadra ma con ben altre intenzioni. E che si sono comportati in maniera gravemente scorretta, nel centro della città storica". Tifosi che per Gudde hanno tenuto un "comportamento assolutamente riprovevole di un gruppo di persone senza cervello. Il modo in cui i 6mila tifosi del Feyenoord si sono comportati nello stadio dovrebbe rendere orgoglioso del club". Il dirigente ha poi ribadito come il club sia responsabile esclusivamente di ciò che accade dentro lo stadio, ma "Ciò non significa che io – come olandese e appassionato di calcio – oggi non abbia un senso di vergogna per quanto accaduto.”
Confcommercio: "Incassi per meno 3 milioni di euro"
Tre milioni di euro di danni. Questa è la stima fatta da Rosario Cerra, presidente di Confcommercio Roma, dei danni agli affari dei negozianti romani provocati dal passaggio nella capitale degli ultras del Feyenoord. "A partire dalla sera del 18 febbraio e per tutta la giornata di ieri – spiega Cerra – a causa delle chiusure forzate, i negozi del centro hanno avuto una riduzione degli incassi ed un danno commerciale di circa 3 milioni di euro".
Sei tifosi olandesi in carcere
Dopo i 19 tifosi arrestati e processati per direttissima per gli incidenti scoppiati a Campo de Fiori nella serata di mercoledì, sono 6 i supporter del Feyenoord arrestati per gli scontri di ieri pomeriggio a piazza di Spagna e attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli. Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Sono in corso accertamenti sui disordini di piazza di Spagna e Campo de Fiori, da parte dei pm dell'antiterrorismo e contro la personalità dello Stato della Procura di Roma, in relazione ai disordini e alle devastazioni.