Terrorismo, massima allerta a Roma: rafforzata sicurezza a San Pietro e Colosseo

Massima allerta nella Capitale. Dopo gli attacchi terroristici a Parigi, le misure di sicurezza di Roma sono state ulteriormente rafforzate. San Pietro e il Ghetto ebraico sono i possibili obiettivi che verranno presidiati con ancora più attenzione dalle forze dell'ordine. Ma la sorveglianza è stata intensificata anche nelle chiese più importanti, in stazioni e metropolitane, negli aeroporti, davanti alle ambasciate e ai monumenti, e anche nelle scuole internazionali: soprattutto quella ebraica, l'istituto francese Chateaubriand, l'americana Marymount che ha due sedi sulla Cassia e sulla Nomentana, la Deutsche Schule sull'Aurelia, la scuola inglese Ambrit international school sulla Portuense e l'istituto Cervantes a piazza Navona.

Non è esclusa l'opportunità di chiedere al ministero degli Interni altri agenti di polizia “per rinforzare la cornice di sicurezza urbana", comunica la prefettura al termine della riunione di ieri insieme a carabinieri, questura e guardia di finanza sulla sicurezza. "In relazione all'attuale scenario internazionale- si legge nella nota del prefetto -è stata predisposta una rivisitazione dei dispositivi di sicurezza a tutela degli obiettivi maggiormente sensibili". Al Viminale potrebbero essere chiesti quattrocento agenti in più per coprire le aree a rischio e prevenire qualsiasi tipo di attentato. Significa due equipaggi in più per ogni turno di lavoro sugli obiettivi sensibili, cioè novanta uomini in più per ogni turno. "Le forze di polizia hanno assicurato il massimo impegno con le risorse disponibili – ha spiegato ieri il prefetto – ma è stata anche considerata l’opportunità di ricorrere a ulteriori aliquote di personale per rinforzare la sicurezza urbana".