Terremoto: scuole chiuse a Colonna, verifiche su edifici scolastici anche a Roma
Il sindaco di Colonna, Fausto Giuliani, ha deciso di chiudere le scuole in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 3.6 di questa notte che ha avuto come epicentro proprio il comune da lui amministrato. In seguito alla scossa anche il Comune di Roma ha convocato il Centro operativo comunale (Coc) per coordinare le attività di monitoraggio e di verifica nel territorio della Capitale. Questa mattina alle 11 nella sede della Protezione Vicile di Roma si farà il punto per coordinare gli interventi congiunti di Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile capitolina, su tutti gli edifici scolastici della città per accertare eventuali danni. Anche il Colosseo è stato controllato, ma il Parco Archeologico comunica che non sono stati rivelati danni.
A Colonna si registrano crepe in alcuni vecchi edifici e piccole cadute di calcinacci. A Montecompatri si segnalano lesioni alla chiesa Santa Maria Assunta in Cielo: "Subito dopo la scossa di terremoto con epicentro a Colonna tutte le squadre di volontariato di Protezione civile dei Castelli Romani sono uscite sul territorio in perlustrazione. È stata immediatamente attivata l'Associazione Nazionale degli Ingegneri che ha inviato alcune squadre nei punti più critici tra i quali Colonna e Montecompatri. A Montecompatri è risultata avere alcune lesioni la chiesa Santa Maria Assunta in Cielo ed è stata dichiarata inagibile la casa parrocchiale adiacente al Duomo, mentre a Colonna i vigili del fuoco stanno ancora operando le verifiche di agibilità di alcune abitazioni. Sono stati aperti i Centri Operativi Comunali di Montecompatri, Colonna e San Cesareo", spiega una nota diffusa dalla protezione civile.