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Terremoto Roma, notte di angoscia nella capitale: cornicioni caduti e crepe nei palazzi

Notte di angoscia nella capitale: il terremoto con epicentro a Visso (Marche) si è avvertito fortissimo anche a Roma, con migliaia di cittadini che più volte si sono riversati in strada in coincidenza con le scosse più forti. Decine le chiamate ai vigili del fuoco per crepe apertesi negli edifici e il crollo di alcuni cornicioni.
A cura di Valerio Renzi
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Notte di angoscia nella capitale per migliaia di cittadini dopo il terremoto – con epicentro Visso nelle Marche – che ieri sera ha fatto tremare tutto il centro Italia, avvertito fortissimo a Roma. Talmente forte che in tantissimi si sono riversati in strada e in tanti hanno pensato ad un epicentro ancora più vicino del sisma che lo scorso 24 agosto ha devastato i comuni tra Lazio e Marche.

Crolli e alcuni feriti tra Marche e Umbria per le tre scosse più forti – la prima alle 19.10 di magnitudo 5.4, la seconda alle 21.18 di magnitudo 5.9 e la terza alle 23.42 di magnitudo 4.6 – ma lo sciame sismico è proseguito per tutta la notte non facendo chiudere occhio a cittadini e soccorritori.

Terremoto: crepe nei palazzi e cornicioni crollati a Roma

Scuole aperte nella capitale, mentre in alcuni comuni della provincia (come Tivoli, Anguillara Sabazia e Palestrina) i sindaci hanno predisposto la chiusura degli edifici scolastici e di altri edifici pubblici per consentire gli accertamenti del caso. Oltre quaranta gli interventi dei vigili del fuoco. Nei quartieri Nomentano, Eur e Tuscolano si sono registrati cornicioni caduti e crepe in diversi edifici.

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