Terremoto, Regione Lazio: 5 milioni per l’emergenza. “Nessuna new town come all’Aquila”
Giunta straordinaria oggi alla Pisana con un unico punto all'ordine del giorno: l'emergenza provocata dal terremoto che ha distrutto diversi comuni del reatino. Il governatore Nicola Zingaretti, che ieri ha visitato i luoghi del disastro, ha comunicato che la Regione Lazio ha approvato lo stanziamento di 5 milioni di euro per sostenere "l'emergenza attuale", ovvero "l'affitto mezzi, elicotteri, e tutto ciò che serve". Altre risorse, circa 1,3 milioni di euro, saranno invece sbloccate nei prossimi giorni dal consiglio regionale.
Zingaretti ha poi reso noti i numeri dellimpegno della Regione Lazio. "Sono stati attivati 1.500 posti letto e cucine da campo. Stanno arrivando anche le strutture per il riscaldamento delle tende", mentre ieri gli altri ospedali del Lazio hanno accolto "372 feriti o malati dell'ospedale De Lellis" di Rieti, con l'impegno di otto elicotteri e decine di ambulanze, con il coinvolgimento di ben 12 pronto soccorso. Il governatore ha poi risposto a chi gli chiedeva conto del crollo della scuola di Amatrice, sottoposta a lavori di messa norma antisismica solo nel 2012: "Sarà oggetto di indagine. L'edificio in realtà non è crollato ma lesionato. Sono fondi Miur del 2004 messi a bando nel 2011. A noi, tra l'altro, risultano stanziamenti ad Amatrice anche per altri 29 edifici".
Ai microfoni di Radio Cusano Campus è intervenuto il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, che ha spiegato come l'unica urgenza al momento è quella legata alla raccolta del sangue: "Stiamo continuando ad affrontare l’emergenza, continuiamo a lavorare sulle questioni legate alla Sanità, alla Protezione civile, alla viabilità. L’unico appello importante che facciamo è quello sulla raccolta di sangue. Abbiamo montato una struttura mobile davanti la sede della Regione, c’è stata una risposta formidabile: oltre 2000 sacche di sangue già raccolte. Sono ben accetti contributi economici, come ha già fatto la Regione che ha aperto un conto".
Smeriglio ha poi chiarito la volontà politica dell'amministrazione di contribuire alla rinascita dei comuni coinvolti, escludendo la costruzione di new town sul modello dell'Aquila. "Quei paesi dovranno tornare a vivere dove oggi sono collocati, non ci sarà nessuna new town. Stiamo lavorando fianco a fianco con i capigruppo di maggioranza e opposizione per compattare, dare l’idea di una comunità regionale forte. L’idea condivisa è quella di rispettare le identità di quelle popolazioni, di quei luoghi. Ora stiamo allestendo le tendopoli, poi il passaggio agli Hotel, poi la ricostruzione”.
