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Terremoto, crolla la torre di Amatrice. Il Comune: “Non venite qui per il 2 novembre”

Parzialmente crollata la torre cittadina di Amatrice, rimasta in piedi dopo il sisma dello scorso 24 agosto che ha raso al suolo il comune del Reatino, simbolo di speranza e rinascita. L’appello del Comune “Non venite qui per le festività dell’1 e 2 novembre”.
A cura di Va.Re.
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È parzialmente crollata la torre municipale di Amatrice con il sisma di questa mattina. La scossa delle 7.41 di magnitudo 6.5 ha colpito duramente le zone del Reatino già devastate dal terremoto del 24 agosto: nuovi crolli ad Accumoli e Amatrice, dove in una frazione si sono registrati due feriti lievi.

Simbolo della speranza e della rinascita del borgo di Amatrice, la torre era praticamente l'unico edificio storico a non aver subito crolli nel centro del comune. Dopo il crollo del "palazzo rosso" con le scosse del 26 ottobre, la caduta della parte superiore della torre colpisce al cuore Amatrice, che continua a non trovare la pace per cominciare la ricostruzione e smettere di contare danni e distruzione.

Ai microfoni con Fanpage il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi commenta la nuova scossa che ha fatto crollare parte della torre civica: "Per fortuna no registriamo morti ma solo qualche ferito lieve. Lottiamo contro un mostro bastardo ma andiamo avanti. I palazzi rossi o i campanili simboli che crollano? Si possono ricostruire".

Appello del Comune: "Non venite in queste zone"

Intanto dal Comune di Amatrice arriva una nota in vista delle festività dell'1 novembre e della commemorazione dei defunti del 2 novembre: "A causa della recente attività sismica che ha interessato nuovamente l'Italia centrale, invitiamo tutti coloro che avrebbero voluto raggiungere il territorio ammassicciano in occasione delle festività del primo novembre e della commemorazione dei defunti, a farlo solo in caso di estrema necessità".

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