Tempesta nuovo capogruppo, ma nel Pd è solo tregua

Una riunione del gruppo capitolino del Partito democratico ha nominato Giulia Tempesta come nuovo capogruppo in aula Giulio Cesare. Dopo le dimissioni irrevocabili di Francesco d'Ausilio, accusato di aver passato alla stampa il sondaggio commissionato dal partito che da il gradimento dei romani per Ignazio Marino in caduta libera. La scelta della Tempesta era quella più semplice: la giovanissima consigliera passa infatti da essere vice capogruppo a capogruppo. La Tempesta, eletta ad appena 25 anni in consiglio comunale, è una giovane turca di fede provata e segretaria dei Giovani democratici di Roma.
Il pasticciaccio del Pd: il "vero" capogruppo si sceglierà alla prossima direzione del partito
Mentre si rincorrono i comunicati stampa e le telefonate di congratulazioni, dal sindaco agli assessori, dai colleghi di partito agli alleati, arriva la doccia fredda: "Oggi noi non abbiamo eletto il capogruppo – detta alle agenzie il consigliere comunale Pier Paolo Pedetti – Tempesta ha generosamente dato la sua disponibilità a gestire questa fase fino a mercoledì, quando si svolgerà la direzione del Pd. Successivamente alla direzione procederemo alla scelta ed elezione del nuovo capogruppo". Così, messo da parte lo champagne, la Tempesta rettifica e aggiusta il tiro: "Nel ringraziare per l'espressione di stima espressa dai colleghi di maggioranza e opposizione in Campidoglio, tengo a precisare che la mia disponibilità è pro tempore fino allo svolgimento della prossima direzione romana del Pd, convocata per il 12 novembre". Se dal Pd si parla di "errori d i comunicazione", quello di ieri appare come l'ennesimo capitolo delle schermagli interne ad un partito che non trova mai la quadra, sulle strategie di governo della città quanto sulle poltrone. Tutto rimandato al prossimo mercoledì quindi, quando la scelta non sarà più rimandabile.