Tamara Pisnoli: “Una donna violenta e vendicatrice”. L’imprenditore sequestrato racconta il suo incubo
Dalle carte dell'ordinanza che ha portato in carcere nella giornata di ieri otto persone, tra cui Tamara Pisnoli l'ex moglie del calciatore giallorosso Daniele De Rossi, e riportate questa mattina da diversi quotidiani, emerge tutta la ferocia con cui l'imprenditore A.I. è stato costretto a versare denaro ai suoi aguzzini. L'imprenditore aveva chiesto in prestito 100 mila euro ai suoi aguzzini, diventati in poco meno di sei mesi 400 mila.
Era il 17 luglio del 2013 quando l'uomo veniva costretto a salire su di un'auto e portato in un appartamento dove è stato seviziato per ore da quattro persone: "Uno di loro mi tagliò con un coltello il cuoio capelluto – racconta l'imprenditore agli inquirenti – Pretendevano altri 86mila euro per un prestito che sei mesi prima avevo chiesto di 100mila euro. Ne avevo già restituiti 343mila, ma ne volevano ancora e subito. Mi hanno minacciato di morte: ‘Se non paghi in cinque giorni ti spariamo alla testa'. E anche: ‘sai quanto ci metto a fà ammazzà una persona? Basta che metto diecimila euro in mano a un albanese, non ci mette niente". I soldi in questione erano stati prestati all'imprenditore proprio da Tamara Pisnoli, notoriamente legata agli ambienti del clan Casamonica.
Dopo il sequestro l'imprenditore romano viene abbandonato in una strada del Trullo, non prima però di essere anche derubato di 900 euro in contanti e del Rolex che aveva al polso. Portato in ospedale è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni. Dopo le violenze subite e temendo per la propria vita l'uomo si è finalmente deciso dopo alcuni giorni a sporgere denuncia, prima contro ignoti e poi trovando il coraggio di fare i nomi dei suoi aguzzini.
Tamara Pisnoli "una donna violenta e vendicatrice"
Nelle carte dell'ordinanza il Gip Giuseppina Guglielmi descrive Tamara Pisnoli come "una donna dall'indole violenta, con un'abitudine ai rapporti improntati alla sopraffazione e all'intimidazione". Tra gli uomini finiti agli arresti c'è anche l'ex compagno della Pisnoli, Manuel Milano, da quanto si apprende dalle carte anche lui perseguitato dalla donna. L'uomo aveva lasciato la Pisnoli per un'altra donna, un affronto che non poteva sopportare, soprattutto perché l'ex amante si era portato via un anello dal valore di 70 mila euro che le aveva regalato tempo prima. Anello finito al dito della nuova fiamma. Per scappare dalla vendetta della Pisnoli l'uomo stava progettando la fuga a Cuba, come suggerito dalla stessa madre che in un intercettazione dice al figlio: "Figuriamoci, lei è stata proprio la peggiore di tutti, anche per tutte le cattiverie, mamma mia…cioè io sono contenta che tu ti sei lasciato». Poi Manuel racconta alla madre come la Pisnoli stia provando ad aizzare la Roma criminale contro di lui per vendicarla: "Ha chiamato tutto il mondo mamma, da Mirko il concessionario a Peppe Casamonica, a Roberto Casamonica ‘il matto'. Tutti contro di me li voleva mette, tutti… tutti e non c'è riuscita diciamo con nessuno perché poi alla fine con tutti coloro i quali ha nominato, mi sono sempre comportato come una persona corretta, precisa..".