Sventato maxi furto di rame tra Quattro Venti e Trastevere, in dieci finiscono in manette
Nonostante l'azione di contrasto e prevenzione delle forze dell'ordine, da diversi giorni il personale di Rete ferroviaria italiana lamentava una ripresa dei furti di rame nel tratto ferroviaria tra la stazione di Roma Trastevere e Roma Quattro Venti. Furti che, come in altre occasione rappresentavano un pericolo per l'incolumità dei viaggiatori quanto per la regolarità del servizio ferroviario. Così, dopo diversi appostamenti e grazie all'utilizzo dell'impianto di video sorveglianza, sono finite in manette dieci persone tra i 19 e i 54 anni, tra cui una donna e il un padre con il figlio. Colti con le mani nel sacco mentre prelevavano i cavi di Roma all'interno della galleria della stazione Quattro venti, sono stati denunciati per furto pluriaggravato.
Dopo aver notato le presenze sospette nella galleria, gli agenti della polizia ferroviaria hanno chiuso ogni via di fuga, per poi percorrere i due chilometri di tunnel per cogliere le 10 persone in flagrante provando in vano a darsi alla fuga. Un'accurata ispezione della galleria ha consentito agli agenti di rinvenire otto taglierini, una cesoia, guanti in lattice, zaini e ben 700 chili di rame che è stato immediatamente riconsegnato al personale di ferrovie italiane.
Nello stesso tratto ferroviario si erano registrati alcuni furti che avevano portato, lo scorso settembre, all'arresto di due cittadini di nazionalità rumena. La polizia ferroviaria ha spiegato come il trafugamento di rame in questo caso sia particolarmente pericoloso, dato che "i cavi di rame oggetto di furto alimentavano delle particolari pompe idrovore che in caso di malfunzionamento avrebbero potuto provocare l’allagamento della galleria in caso di pioggia, rischio quanto mai concreto nel periodo invernale.