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“Suo marito è stato arrestato, deve pagare 3mila euro per il rilascio”: anziana truffata

Per saldare il fantomatico debito con la legge, la signora ha racimolato in casa 900 euro, gioielli e un anello con lo stemma di famiglia.
A cura di Enrico Tata
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Arriva una telefonata: "Suo marito e suo figlio sono stati arrestati. Per farli rilasciare deve pagare 3mila e 500 euro. Fra poco arriverà l'esattore". Una truffa in piena regola, ma destinataria della chiamata, un'anziana ultraottantenne, crede alle parole del suo interlocutore e si prepara a saldare il "debito con la legge". In casa ha racimolato 900 euro e diversi gioielli, compreso un anello con lo stemma di famiglia. Come preannunciato dalla telefonata, un ragazzo, poco più che ventenne, si presenta alla porta della signora per riscuotere il denaro. Non contento, ha provato anche a togliere dal dito la fede nuziale della vittima.

Quando il ragazzo è uscito dal portone di casa, però, si è trovato davanti gli agenti del commissariato Tuscolano, che già stavano seguendo i suoi movimenti da qualche tempo. I 900 euro, i gioielli e l'anello di famiglia sono stati riconsegnati alla proprietaria pochi minuti dopo. L'anziana non ha fatto in tempo neanche a rendersi conto dell'avvenuta truffa.

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