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Suburra 2, Lucci racconta la colonna sonora: “Vi spiego il significato di Alti e Bassi”

“Alti e Bassi” è la canzone di Brokenspeakers feat. Colle der Fomento che è stata scelta come colonna sonora della seconda stagione di Suburra. Raffaele Lucci, uno dei membri e fondatori del collettivo romano, ha raccontato a Fanpage.it il significato del testo che sta facendo letteralmente impazzire migliaia di persone.
A cura di Natascia Grbic
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"Ci vorrà un giorno intero per finire il giorno e sarà dura, la spada non uccide, uccide la paura e se la notte sembra scura, è solo un'altro giorno un'altro inverno e ce lo so che la vita è dura". Migliaia di persone adesso in Italia cantano "Alti e Bassi", la colonna sonora della seconda stagione di Suburra cantata da Brokenspeakers feat. Colle der Fomento. Ma una buona parte dei trentenni di oggi cresciuti a pane, rap e ambienti underground, cantano quella canzone dal 2012. Ossia da quando è uscito "Fino al Collo", album dei Brokenspeakers del 2012. È la seconda volta, questa, che Netflix sceglie un brano della label indie "La Grande Onda": per la prima stagione di Suburra, infatti, il colosso dello streaming aveva fortemente voluto "7 Vizi Capitali", di Piotta feat. Muro del Canto. E adesso "La Grande Onda" ha l'occasione di fare il bis con "Alti e Bassi", canzone contenuta nella tracklist di "Fino al Collo". Il brano è praticamente lo stesso, solo che in quel disco si chiama "Sempre uguale": quella per Suburra 2 è una versione riarrangiata ma con lo stesso identico significato che aveva sette anni fa. Come confermato anche da Raffaele Lucci, membro storico dei Brokenspeakers intervistato da Fanpage.it.

"Alti e Bassi" è la canzone realizzata insieme da Brokenspeakers e Colle der Fomento, che è stata scelta come colonna sonora della seconda stagione di Suburra. Puoi spiegarci il significato del testo?

"Alti e Bassi" nasce sul disco dei Brokenspeakers "Fino al Collo", ma con un altro titolo, l'abbiamo riarrangiata per Suburra. È una canzone che parla della ciclicità delle cose. Nella vita è tutto un sali e scendi: un giorno le cose vanno bene, un giorno le cose vanno male. Non a caso il ritornello è molto didascalico e dice: "Il rap un giorno va bene un giorno va male, la vita un giorno va bene un giorno va male, l'amore a volte va giù ma poi risale e mi riporta su, e ricomincia sempre uguale". In ogni caso invito tutti ad ascoltarsi "Fino al Collo" perché è un discone, davvero molto bello. Infatti sono contento che per Suburra siano andati a pescare da lì invece che dalle cose nuove. I Brokenspeakers sono un gruppo storico di Roma e Coez è uno di noi sin dall'inizio.

Trovi che sia un pezzo adatto per una serie come Suburra?

Sono molto contento di come hanno usato i pezzi, perché come la canzone anche le scene sono messe in modo didascalico. Nel finale di Suburra – non sto facendo spoiler – io dico che "la vita è un ascensore senza tasti". E in quel momento c'è effettivamente il personaggio di Cinaglia che esce dall'ascensore. Poi c'è la strofa di Nicco del brano "Da vicino" – che è stato inserito in una puntata intitolata "Più vicino" – e viene mandata proprio nel momento in cui i tre protagonisti si avvicinano al personaggio di Samurai. C'è un momento in cui canto "Una volta sognavamo l'America" e si vedono i migranti nel centro di accoglienza. Le nostre canzoni sono state usate molto bene e funzionano, hanno fatto una bella scelta.

La Roma descritta da Suburra ti sembra quella che anche il rap romano racconta nelle sue canzoni?

Oddio guarda, rispetto a noi in particolare, noi abbiamo sempre trattato tematiche lontane dalla vita di strada, quindi quello scenario un po' crime non ci riguarda molto. In generale credo di no, perché a parte alcuni episodi in cui viene mostrata la roba un po' più di strada – tipo lo spaccio al dettaglio a Ostia – in realtà Suburra tratta di una criminalità a un livello più alto di quello che vivono i ragazzi normalmente. Il rap racconta sempre un livello di criminalità di strada ma non la grande criminalità. In Suburra invece ci sta la figura ispirata a Carminati che intrallazza con la politica, e pure i tre ragazzi stanno in un impiccio bello grande. Però ecco, il rap nella colonna sonora ci sta perché gli dà un taglio un po' più fresco e anche perché è la musica che si ascoltano molte persone dell'età dei protagonisti. E pure Alessandro Borghi (Aureliano) e Giacomo Ferrara (Spadino) si ascoltano il rap.

A te piacciono le serie tv? Ce n'è una in particolare che stai guardando in questo momento?

Io sto in fissa male e con anni di ritardo con Dottor House. L'ho scoperta a settembre perché ho visto la prima puntata su Netflix ma poi hanno tolto la serie. Quindi mi sono dovuto comprare 46 Dvd di tutte e otto le stagioni. Insomma, diciamo che mi sono fatto una chiusa importante. Mi guardo anche Sherlock. In generale mi piacciono serie che sono quasi tutte simili, ossia quelle dove c'è roba di indagine, di deduzione, lavoro di testa. Di quelle italiane però, Suburra è l'unica che ho visto.

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