188 CONDIVISIONI

Stuprò una 18enne in commissariato: condannato a 4 anni ispettore di Polizia

Confermata dalla Cassazione la condanna a quattro anni di reclusione per un ispettore di polizia che nel 2013 aveva violentato, nella sua stanza al Commissariato di San Basilio, una ragazza diciottenne fermata nel corso di un controllo antidroga.
A cura di Alessia Rabbai
188 CONDIVISIONI
Immagine

Confermata dalla Cassazione la condanna a quattro anni di reclusione per Massimo Selva, un ispettore di polizia che nel 2013 ha violentato, nella sua stanza del Commissariato di San Basilio, una ragazza diciottenne fermata nel corso di un controllo antidroga. Confermata l'aggravante di aver abusato della vittima "nell'esercizio delle sue funzioni di commissario e all'interno del commissariato dove lavorava".

L'ispettore di polizia: "Era consenziente"

Durante il ricorso alla Suprema Corte, contro la condanna inflittagli nel 2016 dalla Corte di Appello di Roma, il poliziotto, ha sostenuto che al momento del rapporto sessuale, la ragazza era consenziente e che non aveva fatto nulla per fargli credere il contrario. I supremi giudici hanno replicato che la tesi del "consenso presunto" è "certamente da escludersi nell'ipotesi di abuso sessuale da parte di un ispettore di polizia nell'esercizio delle sue funzioni nei confronti di una ragazza fermata perché a bordo di un'autovettura contenente sostanza stupefacente e dunque in evidente posizione se non di soggezione comunque di timore tale da condizionarne le reazioni".

La 18enne fermata con una piccola quantità di hashish

La ragazza era stata fermata in macchina nel corso di un controllo antidroga insieme al fidanzato e a tre amici ed era stata trovata in possesso di hashish. Secondo i giudici, infatti, la diciottenne si sarebbe costretta a subire la violenza perché si sentiva in soggezione di fronte al poliziotto per il ruolo che ricopriva ed era intimorita per le conseguenze che avrebbero dovuto passare lei e i suoi amici, a causa del ritrovamento della droga.

Tradito da un tatuaggio nelle parti intime

L'ispettore è stato arrestato nell'ottobre 2013, diversi mesi dopo l'episodio di violenza, quando la ragazzina, figlia di un carabiniere, ha deciso di raccontare l'abuso subito. Come sostegno della sua testimonianza, un particolare che aveva notato sul corpo del suo stupratore: a tradirlo è stato un tatuaggio ben visibile sull'inguine.

188 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views