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Stupro a Prati: un altro video riprende la fuga del militare accusato della violenza

Dopo il video diffuso dalla polizia altre immagini riprendono la fuga di Giuseppe Franco, il militare 31enne accusato di aver stuprato una ragazzina di 15 anni lo scorso 29 giugno a Roma. La testimonianza di un fioraio è ora al vaglio degli inquirenti.
A cura di F.L.
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Un altro video ha ripreso la fuga di Giuseppe Franco, il militare di 31 anni accusato di aver stuprato una quindicenne la sera del 29 giugno nei pressi di piazzale Clodio, a Roma. Si tratta delle immagini riprese dalle telecamere montate all'esterno di un chiosco di fiori tra via Sabotino e via Monte Santo. Una testimonianza, quella del negoziante del chioschetto, che come spiega il Corriere della sera è stata utile alla polizia per rintracciare il presunto autore dello stupro: "La polizia ha voluto vedere i filmati, noi siamo aperti tutta la notte, gli agenti lo stavano ancora cercando, gli abbiamo indicato la direzione che aveva preso", ha detto il fioraio Botros Mohsen Youssef.

Stupro a Prati, la fuga del presunto violentatore in un altro video

Nelle parole del fioraio si può rivivere il dramma della ragazzina di 15 anni originaria di Bari che, nella sera della festa dei Santi Patroni Pietro e Paolo, ha vissuto un incubo. Intorno alle 23.46, quando la presunta violenza era stata appena consumata, il fioraio ha sentito delle urla e ha poi visto un uomo correre velocissimo verso di lui: "Indossava una maglietta e dei bermuda, non sapevo cosa fosse successo mi sono solo scansato perché andava molto forte, all’inizio ho pensato a un incidente o a un furto, cioè a una persona che stava scappando". Poi invece è arrivata una donna in bicicletta: si tratterebbe della mamma di una delle amiche della ragazzina, a cui la giovane ha raccontato della violenza e che si è lanciata all'inseguimento del militare: "Dov’è andato, ditemi dov’è, lo devo trovare, da che parte è andato", ha continuato a ripetere la donna. Botros Mohsen Youssef ha indicato la direzione di via di Monte Santo. Alla fine, il presunto stupratore è stato arrestato e il suo arresto è stato confermato. Adesso spetterà al tribunale fare giustizia.

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